La Nuova Sardegna

Oristano

Columbaris, arrivano altri fondi per le ricerche

Columbaris, arrivano altri fondi per le ricerche

Il sito paleocristiano di Cuglieri beneficerà di ulteriori 400mila euro stanziati dal Ministero

01 luglio 2020
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CUGLIERI. Grazie a un finanziamento del Mibact ottenuto attraverso la soprintendenza archeologica per Cagliari e Oristano, sono in arrivo 400 mila euro per il sito archeologico di Cornus-Columbaris, tra le borgate marine di S’Archittu e Santa Caterina di Pittinuri. La somma verrà utilizzata per una nuova campagna di scavi che interesserà l’area in cui sono state identificate le due basiliche di epoca paleocristiana, e in particolare quella in cui si trova il battistero con il fonte battesimale di forma poligonale. Al momento, oltre all’entità della cifra destinata alle nuove indagini, non si conosce ancora il nome dell’impresa che dovrà effettuare i lavori. Questi dovrebbero iniziare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prossimo. In questo periodo, grazie a un finanziamento di oltre 240 mila euro, concesso direttamente dal Mibact per la messa in sicurezza di alcuni siti sardi, l’area di Columbaris è oggetto di un intervento conservativo, consolidamento delle strutture murarie, ripristino dei sentieri interni e riposizionamento della cartellonistica e dei pannelli illustrativi. Nel sito, oltre ai resti delle due basiliche e del battistero, e ben visibile una vasta area cimiteriale, riportata alla luce durante diverse campagne di scavi condotte a partire dagli anni 50 del secolo scorso. La necropoli paleocristiana, verosimilmente venne utilizzata a partire dalla prima metà del IV secolo d. C. sfruttando per le sepolture i resti degli edifici termali di età romana. Nel sito sono state rinvenute tombe con copertura in tegole e del tipo a enkytrismos (in anfora). L’altipiano di Campu ‘e Corra venne colonizzato dai cartaginesi intorno al VI secolo a. C. i quali, sulla collinetta di Corchinas, fondarono l’antica città di Cornus, nota per l’opposizione dei suoi abitanti, guidati da Amsicora e il figlio Josto, ai conquistatori romani nel 215 a. C. Nel tempo sono state diverse le campagne di scavi realizzate nei due importanti siti. Nel 1988, Columbaris fu interessata da indagini finanziate con circa 340 milioni di lire e successivamente, tra il 1995 e 2000, altre campagne di scavi consentirono di riportare alla luce importanti reperti ceramici e monete di epoca romana. La nuova campagna di scavi potrebbe fornire ulteriori informazioni sull’importante sito e sulla vita dei suoi antichi abitatori.

Piero Marongiu

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