La Nuova Sardegna

Oristano

Pronto Soccorso, una chiusura che imbarazza

Pronto Soccorso, una chiusura che imbarazza

L’Ordine dei Medici: «Mai accaduto che una struttura del genere rimanesse inagibile così a lungo»

12 novembre 2020
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ORISTANO. Nuovo appello dell’Ordine dei Medici alla Regione, e al nuovo commissario dell’Area Massimo Temussi, in cui si chiede con urgenza la riapertura e l’operatività del Pronto Soccorso del San Martino, ormai chiuso da settimane causa covid.

«Ci rivolgiamo al presidente della Giunta regionale, e al commissario dell’Ares affinchè risolvano, in modo definitivo e non temporaneo, la situazione in cui si dibatte il nostro territorio, in un momento di così difficile criticità, soprattutto per quanto riguarda il Pronto Soccorso del San Martino, divenuto esclusiva zona Covid, senza la possibilità di accogliere e assistere utenti con traumi e altre patologie non Covid. In una popolazione di circa 180mila abitanti è impossibile lasciare la nostra città e provincia senza un Pronto Soccorso che dia assistenza e cure a tutti gli utenti che hanno il sacrosanto diritto a essere tutelati e accolti in sicurezza. È estremamente grave che la chiusura così prolungata (mai accaduto finora nella nostra regione) di un pronto soccorso possa determinare, come purtroppo è già accaduto, l'impossibilità ad assicurare le cure adeguate e tempestive in tutte le patologie tempo dipendenti. Del nuovo personale che era stato promesso ancora non si è vista traccia. Abbiamo suggerito, come proposto anche dall'Ordine Nazionale, un lockdown mirato, in questo drammatico momento di recrudescenza dei contagi, per evitare il collasso di un sistema sanitario ormai allo stremo.

È necessario, come più volte abbiamo suggerito, una subitanea stima delle potenzialità operative dell'intera regione per stabilire dove c'è maggior necessità e dar così al nostro territorio le risposte definitive che l'emergenza richiede».

La situazione al Ponto Soccorso del San Martino non accenna a sbloccarsi. I pazienti ricoverati impropriamente in quei locali causa covid, alcuni di questi costretti a ricevere ossigeno, impediscono l’utilizzo della struttura per le normali emergenze e urgenze. La Assl non ha finora comunicato a distanza di settimane dalla chiusura, quando riaprirà il Pronto Soccorso e quanti medici vi saranno dedicati.

Intanto è stata riaperta, dopo la regolare sanificazione, la ludoteca di Silì, chiusa a causa del covid che ha colpito un operatore la scorsa settimana.

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