La Nuova Sardegna

Oristano

Arriva l’elettricità nelle case popolari

di Davide Pinna
Arriva l’elettricità nelle case popolari

Via libera dopo più di due anni per la cabina dell’Enel  dovrà servire le palazzine costruite in via Indipendenza 

25 settembre 2021
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ORISTANO. Si apre finalmente uno spiraglio per le quarantadue famiglie in fila da anni per l'assegnazione di un alloggio popolare in viale Indipendenza. La Provincia ha infatti completato, con esito positivo, la conferenza dei servizi che doveva autorizzare l’Enel a installare nell’area verde di via Costa la cabina di trasformazione al servizio delle palazzine costruite dall’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, pronte dal 2019 e rimaste fino a oggi senza corrente per i ritardi del Comune e i tempi lunghi delle pratiche burocratiche.

Ora l’azienda elettrica dovrà svolgere i lavori e le palazzine mostrano in alcuni punti di non essere ancora state completate, come nei portici all'ingresso dove fanno bella mostra di sé i mattoni rossi non intonacati. Gli assegnatari non saranno dentro in pochi giorni, ma il passo avanti c’è stato. Il percorso è stato faticoso e accidentato e in totale sono passati dieci anni da quando, nel 2011, Area decise di abbattere il vecchio complesso con un progetto che valeva 4 milioni. Chi ci abitava venne trasferito in altri alloggi popolari, ma alcuni degli assegnatari ormai sono deceduti e altri probabilmente non vorranno più tornarvi, avendo trovato sistemazione altrove.

Ai tempi lunghi del cantiere, bisogna poi aggiungere i ritardi della burocrazia. Nell’agosto del 2019, infatti, con i lavori quasi del tutto completati, l’Enel chiese al Comune di individuare un’area in cui realizzare la cabina di trasformazione da collegare poi al complesso edilizio. La richiesta cadde nel vuoto fino a quando, nel febbraio 2021, il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Efisio Sanna, denunciò la vicenda. «Il Comune ha svolto il sopralluogo nel gennaio del 2020 e a distanza di un anno non abbiamo ancora votato l’atto per cedere lo spazio individuato all’Enel», affermò all'epoca Sanna. Alla fine il documento venne presentato e votato ai primi di marzo di quest’anno, ma superate le secche di Palazzo degli Scolopi bisognava prepararsi a quelle della conferenza dei servizi istruita dalla Provincia. Il 24 maggio scorso, l’Enel chiese all’ente locale l’autorizzazione per iniziare i lavori. Gli uffici della Provincia il 21 giugno indissero la conferenza dei servizi e diedero tempo sino al 20 settembre a Comune, Soprintendenza, Arpa e Ministero dello Sviluppo economico per esprimere i loro pareri. Tre mesi, per ottenere alla fine un silenzio che vale come assenso e per emettere, stavolta in appena tre giorni, l’autorizzazione. L’assegnazione degli alloggi permetterà di alleggerire la lista di chi aspetta una casa popolare, più di duecento famiglie.

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