La Nuova Sardegna

ORISTANO. Sono in arrivo quasi 7 milioni di euro per la pesca e l’ acquacoltura nelle zone umide dell’Oristanese. Il Consiglio regionale ha infatti approvato alcuni emendamenti per il settore (primo firmatario il forzista Emanuele Cera), alla Legge Omnibus. Il primo stanziamento è di 6 milioni di euro per il triennio 2021-2023, per la tutela, salvaguardia e produzione dei compendi ittici e favorire l’esercizio della pesca dei titolari delle concessioni demaniali marittime a fini di pesca e acquacoltura. Richieste sollecitate dalla stessa Legacoop, le risorse sono destinate per la manutenzione, ripristino e diversificazione produttiva dei fabbricati; l’accessibilità alle aree di pesca e la manutenzione delle opere di sbarramento, di cattura e di ripristino della batimetrica dei canali, delle rive spondali e delle bocche a mare per garantire la corretta regimazione dei bacini idraulici. Sempre per il 2021 sono stati stanziati 500 mila euro aggiuntivi per il ristoro dei danni causati dai cormorani. «Viene infatti modificata la metodologia di stima dei danni quantificati in base al numero dei cormorani censiti in relazione alla biomassa predata», dichiara Cera. Approvato anche il finanziamento di 150 mila euro per la realizzazione di interventi di pulizia, bonifica e prelievo di alghe in parti dello stagno di Marceddì e nei canali del compendio ittico di Corru s’Ittiri e Marceddì.

Infine, con un quarto emendamento viene previsto un contributo straordinario di 70 mila euro per l’avvio di iniziative finalizzate a prevenire le perdite produttive derivanti dal blocco delle attività di pesca e di commercializzazione dei mitili negli stagni e negli specchi acquei adiacenti lo stagno di Marceddì, recentemente interessati dal fenomeno della presenza di biotossine algali. (m.c.)