Sabato 25 a Ghilarza un documentario sulla vecchia diga sul Tirso
Presente il regista Franco Taviani
Ghilarza È in programma sabato mattina alle 10 nell’aula magna del Liceo scientifico di Ghilarza la prima delle manifestazioni pubbliche in vista del centennale della diga del Tirso, ed è ospite della stessa scuola e dell’Istituto Industriale il regista Franco Taviani, autore nel 1998 del documentario Adiosu Diga Addio, che lo presenterà venticinque anni dopo, commentandolo dopo la proiezione in dialogo con gli studenti e i docenti.
Incaricato dall’Enel di documentare la fine della diga dopo che l’anno prima era stato finito di costruire il nuovo sbarramento a valle, nel territorio di Busachi, Taviani fa cominciare il film con la ripresa aerea di un volo di fenicotteri sugli stagni del Sinis, poi risale il Tirso dalla foce e arriva alla diga attraverso il paesaggio fluviale. Si sofferma sui nuraghi, vede le loro forme nei tegoloni dello sbarramento del 1924, ed è questa lettura della grande opera - fatta a mano con grandi massi di basalto e trachite delle due sponde del Tirso, da sedicimila fra uomini, donne, bambini, prigionieri austro-ungarici, persino disegnata a mano dagli ingegneri Omodeo e Kambo - che il regista suggerisce ottant’anni dopo la sua costruzione.
Autore di più di cinquanta titoli fra documentari, film per il cinema e per la TV, il regista di origine toscana ha vinto fra gli altri un Premio Solinas, un Nastro d’Argento, un’Osella d’Oro, il Leone D’Argento a Cannes per la pubblicità. Insegna Filmmaking e recitazione in Italia, ha tenuto corsi anche in numerose Università del Brasile e nelle Barbados.
L’incontro di Ghilarza è aperto anche al pubblico, ingresso dal Liceo scientifico in via Alessandro Volta. L’organizzazione è insieme della scuola, del comune di Ula Tirso, dell’associazione Paesaggio Gramsci, con il patrocinio gratuito delle unioni dei comuni del Barigadu e del Guilcier, il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna.