Le domus de janas dipinte diventano palcoscenico teatrale
La necropoli di Ispiluncas al centro di un progetto che coinvolge decine di studenti
Sedilo Nella giornata di oggi, venerdì 16 maggio, la necropoli di Ispiluncas, tra i 26 monumenti appartenenti al patrimonio artistico e architettonico della preistoria della Sardegna in lizza per il riconoscimento dell’Unesco a patrimonio dell’Umanità, si trasforma nella scenografia dello spettacolo S’incantu de sos pitzoccos. È l’esito finale del progetto “I colori dell’eternità. Segni del passato, sogni del futuro” promosso e curato dal Gruppo Archeologico Karalitano d’intesa con il Cesim, al quale stanno partecipando circa cinquanta alunni degli istituti comprensivi di Ghilarza e Abbasanta e Don Antonio Sanna di Porto Torres e diciotto studenti del liceo Siotto Pintor di Cagliari. Durante l’anno i ragazzi hanno svolto attività di studio e approfondimento sulle testimonianze materiali del periodo prenuragico con lezioni teoriche e visite guidate alle domus de janas dipinte di sei siti archeologici dell’isola. Nel corso di un successivo laboratorio tenuto dall’associazione Le voci di Astarte ha preso corpo la rappresentazione scenica che sarà allestita sempre oggi alle 16.30 e in replica alle 18 dai 23 alunni delle scuole medie di Ghilarza e Sedilo coordinati dall'insegnante Valeria Manca. «Attraverso S’incantu de sos pitzoccos, evento itinerante e suddiviso in quadri, i partecipanti valorizzano Ispiluncas utilizzando diversi linguaggi artistici propri del teatro contemporaneo», spiegano i curatori del laboratorio. L’iniziativa vede la partecipazione speciale della zia ottuagenaria di uno degli alunni coinvolti, presenza che simboleggia il passaggio di consegne tra i depositari della memoria storica di una comunità e le nuove generazioni. «Il laboratorio – spiegano i responsabili del Gruppo Archeologico Karalitano – si è basato sull’idea che la conoscenza dei propri monumenti, specialmente attraverso la trasmissione intergenerazionale del sapere, possa rendere i giovani i futuri protagonisti della promozione del patrimonio storico della loro terra».