La Nuova Sardegna

Marrubiu Si chiamava Antonio Meloni, era di Terralba,  aveva 75 anni ed era fratello di Doddore Meloni, l’ex esponente indipendentista morto qualche anno fa per le conseguenze di un lungo sciopero della fame che aveva attuato per protestare contro quella che riteneva un’ingiusta detenzione in carcere. La dinamica dell’incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio di oggi, martedì 20 maggio, non è però ancora del tutto chiara. La vittima è volato giù da un montacarichi fuori uso che si trovava nel piazzale dell’azienda Se.Pi. Formaggi, una delle imprese leader nel settore della trasformazione dei prodotti lattiero caseari, che ha la propria sede nell’area artigianale di Marrubiu a ridosso della 131. Antonio Meloni lavorava alla Se.Pi. da una quindicina di anni ed era un operaio esperto che conosceva bene anche il luogo in cui si è consumata la tragedia. Verso le 16 qualcuno degli altri dipendenti si è accorto che in terra c’era un corpo e si è immediatamente avvicinato per vedere cosa fosse accaduto. Antonio Meloni era ferito, ma ancora cosciente, comunque non si è perso tempo e si è chiamato subito il 118. La prima ambulanza disponibile avrebbe impiegato oltre mezz’ora a raggiungere la zona artigianale di Marrubiu, quindi sono iniziati i soccorsi direttamente sul piazzale della Se.Pi. L’équipe dei sanitari è rimasta accanto ad Antonio Meloni per parecchi minuti, forse perché le condizioni del ferito non consentivano un trasporto rapido, solo che proprio mentre i sanitari stavano operando, il lavoratore è deceduto.

Sul luogo della tragedia sono arrivati i carabinieri, gli ispettori dello Spresal, a cui si è aggiunto l’avvocato Gianfranco Siuni, che tutela l’azienda così da ricostruire assieme la dinamica dell’incidente che ancora presenta diverse zone d’ombra. Di certo si sa della caduta, di cui lo stesso Antonio Meloni avrebbe riferito ai primi soccorritori e ai colleghi. Poi però non si è capito il motivo per cui un operaio così esperto che conosceva alla perfezione il proprio ambiente di lavoro abbia deciso di salire su quel montacarichi che appartiene a una società collegata alla Se.Pi. Formaggi per la quale si occupa delle manutenzioni. Secondo il racconto dei primi testimoni, ci sono dei cartelli abbastanza evidenti che vietano di salire sull’impalcatura che, tra l’altro, è anche non funzionante da tempo. Sono tutti aspetti che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, sentendo tutte le persone che in qualche modo sono state testimoni di momenti della tragedia.