Oristano, in Asl scoppia il caso Farmacia: «File da incubo per i pazienti»
Disagi anche per familiari e caregiver: «Perdiamo intere giornate di lavoro»
Oristano File interminabili sotto il caldo torrido per ritirare medicine e terapie, anche salvavita, alla farmacia territoriale della Asl, scoppia il caso tra gli utenti e soprattutto tra i loro familiari. A sollevare il problema è stata una studentessa universitaria (che resterà anonima per tutelare la privacy del padre in quanto utente della struttura) che ha deciso di rivolgersi con una lettera direttamente alla direzione sanitaria della Asl 5 di Oristano. «Voglio segnalare il grave disagio che si riscontra presso la farmacia territoriale di Oristano – scrive la ragazza –, situazione che da tempo crea notevoli difficoltà a pazienti e caregiver. Non è ammissibile che persone malate, spesso anziane e fragili, siano costrette a fare la fila per diverse ore per ritirare farmaci indispensabili e fondamentali per la loro terapia. Ancora più incomprensibile – prosegue – risulta il fatto che un servizio così importante venga garantito soltanto per due giornate alla settimana, creando inevitabilmente un eccessivo afflusso di utenti in tempi assai ristretti».
Ma il risvolto più grave, a quanto sembra, non è certamente legato alle ore d’attesa. «Molto spesso sono i familiari o i caregiver a dover sostenere questa incombenza, con la conseguenza di dover perdere intere giornate di lavoro – spiega sul tema la ragazza –. A ciò si aggiunge il problema, non raro, di giungere al termine di una lunga attesa per scoprire che il farmaco richiesto non è disponibile, senza essere stati preventivamente avvisati, e dover quindi tornare a casa a mani vuote». E ancora: «L’organizzazione degli spazi non è adeguata: solo sei posti a sedere per un’utenza che, in certi momenti, supera le 40 persone presenti contemporaneamente. Questo – incalza – costringe molti pazienti a rimanere in piedi per ore, in condizioni fisiche spesso già precarie. Si riscontra inoltre una gestione delle priorità che genera ulteriori tensioni. Chi deve ritirare farmaci post-ricovero ha precedenza su tutti e accede allo stesso sportello di chi è in attesa da ore, con inevitabili discussioni e malumori tra i presenti. È indubbio che un paziente appena dimesso debba essere assistito rapidamente, ma è altrettanto evidente che l’attuale modalità non è funzionale né equa».
Ma utenti e famiglie non puntano il dito sul lavoro svolto dal personale sanitario. «Il problema non risiede nell’operato del personale farmaceutico – precisa la giovane –, che lavora con velocità e impegno per assistere tutti, ma in una gestione complessiva del servizio che risulta del tutto inadeguata e inammissibile per l’ospedale di una provincia. Un servizio di questa importanza dovrebbe garantire efficienza, accessibilità e rispetto per le condizioni dei pazienti, evitando di creare frustrazione e conflitti. Chiedo soluzioni – conclude – che tengano conto soprattutto della dignità di tanti cittadini».
I disagi, intanto, non riguardano solo la farmacia territoriale. Come comunicato dalla stessa Asl, infatti, l’attività di guardia medica nel territorio della Provincia di Oristano, negli ultimi giorni, sta subendo alcune modifiche legate alla nota carenza di professionisti in servizio. Sono 13 i punti di continuità assistenziale interamente coperti: Laconi, Arborea, Baressa, Marrubiu, Usellus, Bosa, Suni, Ardauli, Cuglieri, Ghilarza, Milis, Narbolia, Simaxis. Restano invece 14, le guardie mediche con una copertura parziale.