Provinciali, il centrosinistra pronto a sciogliere il dubbio sul candidato
La prossima settimana è quella decisiva per ufficializzare lo sfidante di Paolo Pireddu
Oristano Nessun accordo trasversale e due liste per ciascuno degli schieramenti. Manca ancora il nome del centro sinistra – non un aspetto di poco conto –, per il resto lo schema su cui si giocheranno le elezioni provinciali del 29 settembre è già sul tavolo. Oristano non ha seguito l’esempio di Gallura e Sulcis, dove prima ancora di andare alle urne si è trovato un accordo che coinvolge tutte le forze in campo che così presentano liste unitarie con l’intento di rafforzare il peso specifico delle istanze che il territorio porterà ai piani più alti della Regione e del governo nazionale. A Oristano invece gli steccati restano e, se Paolo Pireddu è già ufficialmente il candidato del centro destra, dato anche per vincitore quasi certo, il centro sinistra deve ancora sciogliere il nodo di colui o colei che competerà per la presidenza. Se non ci saranno scosse telluriche imprevedibili, come già scritto tre settimane fa, il sindaco di Villaurbana dovrebbe aggiudicarsi la tornata elettorale di secondo livello ovvero che non vedrà i cittadini chiamati alle urne. Saranno i loro rappresentanti già eletti nei vari consigli comunali a esprimere le preferenze che hanno un peso specifico determinato per legge attraverso un calcolo numerico comparato al totale della popolazione residente in provincia di Oristano che con il calo demografico è scesa recentemente sotto i 150mila attestandosi a 149.091 persone.
Un consigliere comunale del capoluogo vale quindi 813 voti, mentre 340 a testa conteranno i voti degli eletti nei consigli comunali di Terralba, Cabras e Bosa, unici tre centri con più di 5mila e meno di 10mila abitanti. Pesano invece per 215 voti i consiglieri comunali di Santa Giusta, Marrubiu, Ghilarza, Mogoro e Arborea, tutte cittadine con più di 3mila e meno di 5mila abitanti. Per i paesi tra i 3mila e i 1000 abitanti ogni rappresentante varrà 90 voti, mentre si scende a 27 per i paesi con meno di 1.000 residenti. I sindaci hanno poi un peso specifico che conta quanto l’intero consiglio comunale che rappresentano. Insomma, non tutti i voti sono uguali ed è per questo motivo che Paolo Pireddu, che dovrebbe contare sul sostegno delle maggioranze di Oristano, Terralba e Bosa, resta il gran favorito.
Qualcosa però inizia a smuoversi anche nel campo avverso. Il nome, come già scritto diverse settimane fa, resta quello di Andrea Abis, sindaco di Cabras. La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva per l’ufficializzazione che potrebbe anche regalare sorprese negli equilibri generali. I malumori nel centro destra oristanese potrebbero portargli in dote il voto di qualche consigliere che non gradisce affatto la candidatura di Paolo Pireddu, uomo di Fratelli d’Italia. In ogni caso ciascuno dei due candidati dovrebbe essere sostenuto da due liste di candidati consiglieri: verranno scelti anche loro e saranno dieci. Lo scenario più probabile al momento resta quello di un sei a quattro in favore del centro destra.