Minacce e aggressioni in comunità, arrestati due minorenni per tentata estorsione
Fermati dai carabinieri: volevano dei soldi dalle operatrici quale rimborso per delle scarpe sparite
Oristano Prima sono partite le minacce sul telefonino in una chat di gruppo, poi si è passati alle intimidazioni verbali e persino fisiche contro due operatrici della struttura che li ospitava. È così che due minorenni extracomunitari hanno cercato di costringere la responsabile a consegnare 150 euro, somma richiesta per l’acquisto di un paio di scarpe che sostenevano di aver perso. Avevano minacciato, nel caso in cui non gli fossero state restituite, di danneggiare arredi e suppellettili e di provocare una sollevazione tra gli altri ospiti. La situazione è precipitata nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 novembre, quando i due giovani, sempre più aggressivi, hanno iniziato a inveire contro le operatrici, arrivando a minacciare di colpirle fisicamente. La richiesta di aiuto al numero di emergenza 112 ha permesso ai Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano di intervenire tempestivamente. I militari hanno colto i ragazzi in flagranza di reato, riuscendo a isolarli e a riportare la calma, evitando conseguenze peggiori per le donne presenti. Secondo quanto ricostruito, tutto è iniziato nella mattinata dello stesso martedì, quando uno dei due minorenni ha preteso il rimborso del valore economico delle scarpe che riteneva fossero sparite, presumibilmente rubate. Dalle parole si è passati alle minacce, fino all’intervento delle forze dell’ordine. I due giovani sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione in concorso e minaccia aggravata. Dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero della procura del tribunale per i minorenni di Cagliari, sono stati trasferiti in un istituto del ministero della Giustizia sempre in Sardegna.