Sassari, dal centro intermodale alle rotatorie: tutte le opere pubbliche in programma nei prossimi tre anni
Progetti per 18 milioni di euro: c’è anche la questione del futuro della discarica di Scala Erre
Sassari Quattro milioni nel 2026, altri tredici milioni nel 2027, per un totale di quasi 18 milioni. È il valore totale dei progetti inseriti dall’amministrazione comunale all’interno del programma triennale delle opere pubbliche. Una somma che sale a 62 milioni se si contano gli investimenti in programma oltre il 2028. Si tratta del documento amministrativo che una volta era noto come il libro dei sogni delle amministrazioni, ma che ora deve adeguarsi a criteri molto più stringenti per l’inserimento delle opere. E che può diventare un supporto fondamentale, anche per i cittadini, per mettere ordine fra indiscrezioni, annunci e progetti davvero in campo, tracciando allo stesso tempo una mappa e una calendario dei futuri cantieri della città.
Centro intermodale Protagonista assoluto del piano triennale, approvato dalla giunta del sindaco Giuseppe Mascia su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Salvatore Sanna, sarà il centro intermodale. Un’infrastruttura che vorrebbe rivoluzionare la mobilità in entrata e in uscita da Sassari e il cui percorso di realizzazione entrerà nel vivo proprio nei prossimi due anni. Ad avviarlo era stata la giunta guidata da Nanni Campus, poi dal centro sinistra è arrivato qualche ritocco, ma niente di radicale, con la motivazione esplicita di non voler perdere altro tempo e far partire le opere. Il prossimo anno partirà il cantiere per la realizzazione di una nuova area parcheggi in via dei Gremi, con un investimento complessivo di 784mila euro: l’intervento è, al momento, nella fase del progetto di fattibilità, mancano ancora, dunque, definitivo, esecutivo e affidamento dei lavori. Nel 2026 è attesa anche la gara d’appalto per la realizzazione del grande parcheggio fra via XXV Aprile e corso Vico nel vecchio deposito degli autobus: 217 stalli per le auto, più quelli per le moto e per le persone con disabilità, e una piazza sospesa che sarà una sorta di ampliamento del marciapiede di corso Vico. Un investimento totale di 6,7 milioni che verrà completato, probabilmente, oltre il 2028. È già in corso, invece, la procedura per l’affidamento dei lavori da 4,1 milioni nell’ex centrale elettrica, che diventerà il centro servizi del futuro centro intermodale: 28 gli operatori in gara, l’aggiudicazione è attesa fra dicembre e gennaio. Entreranno invece nel vivo nel 2027 i lavori da 7,8 milioni sulla viabilità di contorno al centro intermodale. In programma ci sono quattro rotatorie: una fra corso Vico e via delle Conce; una tra via Padre Zirano, piazza Santa Maria e via XXV Aprile; la terza fra via Predda Niedda e via San Paolo; l’ultima fra via San Paolo e via Madonna della Mercede. Già dal prossimo anno dovrebbe partire il cantiere 7,9 milioni per la realizzazione dell’autostazione del centro intermodale, in via XXV Aprile, in un’area confinante con la stazione ferroviaria.
Rischio idrogeologico Il prossimo anno sono in programma la gara d’appalto e il completamento dei lavori da 1,9 milioni per la messa in sicurezza del Rio Calamasciu, fiume tombato responsabile degli allagamenti a Predda Niedda Sud. Si tratta del primo lotto di un intervento ben più complesso, con un secondo lotto da 5 milioni che prenderà il via nel 2027 e che prevede lo stombamento e la messa in sicurezza dell’alveo del Calamasciu nel tratto che va da Predda Niedda fino a Caniga. Ancora, prenderanno il via nel 2028 gli interventi per la riduzione del rischio idraulico nel Rio Giuncheddu.
Ambiente Interessanti anche i riferimenti alla discarica di Scala Erre, giunta ormai al termine del suo ciclo. Nel 2027 si immagina, salvo ulteriori proroghe, la gara d’appalto per la chiusura definitiva dei moduli esauriti e il recupero ambientale. I tempi saranno lunghi e per il momento si stima una spesa di 14,4 milioni. Altri 3,7 milioni serviranno invece per realizzare – con appalto nel 2028 – la stazione di trasferenza. Si tratta di un’area dedicata alla sosta temporanea dei rifiuti, in attesa del trasferimento verso l’inceneritore. E qui si apre tutta un’altra partita: secondo il piano regionale dei rifiuti Sassari e il Nord Sardegna dovrebbero conferire a Macomer, ma il termovalorizzatore della zona industriale di Tossilo non decolla e intanto dei privati hanno presentato un progetto per realizzarne uno a Truncu Reale.
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