La Nuova Sardegna

Orosei, raduno di sub al relitto perfetto

di Angelo Fontanesi
Orosei, raduno di sub al relitto perfetto

Appassionati di immersioni da tutta Italia per visitare il KT12, cargo tedesco affondato 70 anni fa - FOTO

10 giugno 2013
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OROSEI. Esattamente settant’anni fa, la mattina del 10 giugno del 1943, un siluro lanciato da un sottomarino inglese della classe Safari centrò in pieno lo scafo del cargo armato tedesco KT12, in transito a due miglia dalla costa della Marina di Orosei.

Da quel giorno il relitto di quella nave giace ancora in perfetto assetto di navigazione, spezzato in due all'altezza della prua, su un fondale sabbioso a trentun metri di profondità ed è uno dei siti di immersione più ambiti dai sub in tutto il mar Mediterraneo. Ogni anno, è visitato da migliaia di appassionati di diving.

Tra sabato e domenica, per celebrare alla loro maniera il settantennale dell'affondamento, circa trentacinque sub provenienti da tutta Italia e da alcuni paesi europei si sono immersi nelle cristalline acque del golfo oroseino, per rendere omaggio al relitto del KT12 e alla sua sfortunata fine. L'evento è stato organizzato dall'Orosei Diving Center, un centro specializzato in accompagnamenti subacquei e punto di riferimento per gli appassionati di immersione con le bombole che scelgono i tesori sottomarini di Orosei come luogo prediletto di vacanze.

«Il relitto del KT12 è sicuramente il sito subacqueo più famoso della nostra costa - dice Bruce Luche, 28enne, contitolare con il padre Franco del centro diving oroseino - ma le meraviglie nascoste sotto il nostro mare sono tante e ormai ben conosciute, anche al di là dei confini nazionali. L'idea di organizzare questo “KT12 Day” ci è venuta appunto perché la fama di questo relitto è molto vasta ed eravamo sicuri che avrebbe attirato tanti appassionati. Molti dei sub che si sono immersi in questi due giorni conoscevano già a menadito il relitto, ma il KT12 ha un fascino tutto particolare e ogni immersione diventa una nuova avventura».

La relativa poca profondità alla quale giace il relitto, la buona conservazione e la dotazione dello scafo, oltre alla limpidezza delle acque, fanno di quella al KT12 una delle immersioni subacquee più gettonate non solo in Sardegna, ma in tutta Italia.

All'interno del cargo sono ancora ben visibili camionette, fusti di gasolio e vettovagliamento vario, mentre sul ponte fanno bella mostra di loro due cannoncini: uno a poppa da 75 millimetri di calibro e una da 40 a prua. Lo stato di conservazione ottimo era tale da rendere necessaria una messa in sicurezza. Infatti cinque anni fa il relitto fu bonificato da alcune casse di proiettili ancora in buono stato dal nucleo sommozzatori Sdai della Marina militare della Maddalena. Le due casse di proiettili furono prelevate dalla stiva e trasportate al largo dove poi vennero fatte brillare.

Le foto del relitto del KT12 e la sua storia sono raccontati ed illustrati splendidamente nel sito www.kt12.it.

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