La Nuova Sardegna

Equitalia, niente proroga della sanatoria

di Silvia Sanna
Equitalia, niente proroga della sanatoria

Oggi la scadenza: con il ritiro del provvedimento salta la possibilità di pagamenti agevolati sino al 31 marzo. File negli uffici

28 febbraio 2014
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SASSARI. Più che “Salva Roma” bisognerebbe chiamarlo Salta Roma: perché lo stop al decreto ha spazzato via in un colpo solo una serie di provvedimenti attesissimi. I fondi per l’alluvione, innanzitutto. Ma anche la rottamazione delle cartelle Equitalia: niente proroga, per pagare i debiti (almeno una parte) senza il peso degli interessi, c’è tempo sino a oggi. Se non ci saranno cambiamenti dell’ultima ora, con un nuovo decreto e diverse disposizioni, resta confermata la prima scadenza della sanatoria autorizzata con la legge di stabilità: oggi si chiude, addio agli sconti che l’ex governo Letta voleva prorogare sino al 31 marzo. I sardi, come sempre diffidenti, devono avere fiutato la brutta aria: negli ultimi giorni le sedi di Equitalia nell’isola erano affollate come mai visto prima.

Tempo scaduto. Poco più di un mese, dal 24 gennaio a oggi: questo il tempo concesso ai contribuenti per mettersi in regola evitando di incorrere in ulteriori sanzioni o pesanti provvedimenti (come per esempio il fermo amministrativo dell’auto), con la possibilità di risparmiare qualche soldo. La sanatoria infatti alleggerisce le cartelle, imponendo ai morosi il pagamento della sola sanzione senza gli interessi di mora scattati dal momento in cui la cartella è stata emessa. Un esempio: per un bollo auto non pagato, la spesa l’anno successivo lieviterà mediamente (a seconda della potenza del veicolo) dai 40 ai 60 euro. Con la sanatoria è possibile saldare solo il costo del bollo senza interessi di mora, che maturano dalla data di notifica della cartella in caso di mancato pagamento delle somme entro i 60 giorni previsti. Abbuonati anche gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo, restano a carico dell’utente le spese di notifica: spiccioli rispetto al resto.

Come fare. Equitalia, trattandosi di quella che in gergo viene definita “attività di autoliquidazione”, non invita gli utenti a presentarsi agli sportelli. Devono essere loro a farlo spontaneamente per chiedere informazioni sulla propria situazione debitoria. Il contribuente, dopo avere compilato un modulo con i dati anagrafici, richiede l’estratto di ruolo: è il prospetto nel quale figura l’elenco di somme dovute, il tipo di tributo, l’anno di riferimento, l’importo complessivo. A quel punto l’utente ha due possibilità: cambiare sportello e presentarsi alle casse per saldare subito i conti, oppure pagare in un secondo momento, dopo avere valutato la convenienza dell’operazione. Se, come sembra, la scadenza della sanatoria non sarà prorogata, oggi sarà l’ultimo giorno utile per dire addio ai debiti.

Coda agli sportelli. Una ventina di giorni fa le prime richieste di informazioni nelle sedi isolane d’Equitalia. Questa settimana, soprattutto a fine mattinata, vere e proprie file. Ieri, e oggi c’è da scommettere sarà ancora peggio, quasi ressa negli uffici. Impossibile conoscere con precisione il numero degli utenti che hanno approfittato della sanatoria: i dati si conosceranno tra una settimana, quando arriveranno anche i riscontri dagli uffici postali. Oltre che agli sportelli Equitalia è infatti possibile pagare anche con un bollettino, bianco o modello F35. Per ora si può dire che diverse persone si sono limitate a chiedere informazioni: molti hanno rinunciato a pagare per via della cifra dovuta o per l’obbligo di versarla in un’unica soluzione. Ma non sono mancati i coraggiosi, quelli che senza pensarci troppo hanno fatto un salto veloce da una fila all’altra: poi sono usciti dagli uffici a passo svelto, alleggeriti di soldi ma anche del peso dei debiti.

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