Un passo dalla proclamazione degli eletti, Pigliaru senza giunta
Venti giorni di ritardo nella formazione dell’assemblea non sono bastati per pacificare le anime del Pd
10 marzo 2014
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SASSARI. Il presidente Francesco Pigliaru non ha ancora una giunta regionale condivisa. I venti giorni di attesa per la proclamazione degli eletti non sono bastati al Pd per trovare il filo di una proposta costruttiva sulle candidature. L’incontro pacificatore si è svolto nel pomeriggio a Oristano, doveva servire per trovare l’accordo tra il trio che pilota il partito in questa fase, Cabras, Soru, Fadda, e le altre anime del Pd, ma il tavolo si è sbriciolato nello scontro tra blocchi. Inutile il lavoro di mediazione di Silvio Lai. Il summit si è chiuso con uno strappo.
4-4-4. Il trio al comando insiste sull’impossibilità per il Pd di ottenere più di 4 assessori per il partito. Gli altri 4 spettano a Pigliaru, e gli ultimi 4 al resto della coalizione. Ma all’interno dei 4 per quella che viene definita minoranza resterebbe solo un assessorato. Al gruppo di comando è riservata anche la presidenza del consiglio e il ruolo di capogruppo. E gli assessori sarebbero stati già designati. Cristiano Erriu, Massimo Deiana e Donatella Spano, all’Agricoltura.
Lo strappo nel Pd. Il resto del partito è in rivolta. Lo strappo è inevitabile. Anche perché la proclamazione degli eletti avverrà al più tardi mercoledì, i tempi per la mediazione sono finiti.
Gli altri. Ma per il professore non ci sono solo le grane del Pd. I consigli per il nuovo governatore continuano: c’è quello del vice presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop che propone tre nomi per l’Agricoltura, poi l’arcipelago della sinistra indipendente che si presenta con un solo nome da una parte e con una rosa di candidati dall’altra.
