La Nuova Sardegna

Lindsay Kemp a Sassari: il folletto continua a incantare

di Monica De Murtas
Lindsay Kemp a Sassari: il folletto continua a incantare

Applausi alla prima mondiale del grande mimo, coreografo e danzatore con “Kemp Dances”

25 maggio 2014
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SASSARI. Con uno show di musica, recitazione e danza Lindsay Kemp ha presentato al nuovo Teatro Comunale la sua ultima creazione visionaria: “Kemp Dances” offrendo a Sassari – in anteprima mondiale organizzata dall'associazione La via del collegio – un'intensa immersione nella sua arte ecclettica.

Anche in quest'ultima prova il grande regista, coreografo, mimo e ballerino britannico incrocia tra loro arti e stili, sfida regole e clichè utilizzando corpo e gestualità come linguaggi sovversivi ed elementi cardine del racconto. Il sipario si apre sulle note dell' “Histoire du Soldat” di Stravinskij opera geniale concepita con stile apparentemente giocoso in un mondo devastato dalla guerra e in cui musica da camera e sinfonica, fiaba morale e divertissement, prosa, mimo e danza convivono insieme creando un'opera meticcia che non appartiene a nessun genere classificabile, proprio come Kemp. Ed è proprio per questa affinità che due anni fa il coreografo decise di mettere in scena l'opera. «Ho sempre sognato di fare l'Histoire, ha una semplicità quasi infantile – dice Kemp – in questo, rispecchia la mia natura di anziano bambino». Il racconto naif che mette a nudo i lati oscuri della natura umana e i suoi sogni più puri e infantili si snocciola sul palco nello stile della pantomima.

A narrare la storia del soldato (interpretato dal danzatore James Winsons) che vendette la sua anima e il suo violino al diavolo è la voce del bravissimo David Haughton, storico compagno di lavoro di Kemp sin dagli anni ottanta. Nella parte della principessa sposa troviamo Daniela Maccari mentre il demonio è Kemp che delinea con mimica esasperata e grottesca un'inquietante figura che riporta alle suggestioni del cinema horror muto degli anni venti. Ma l'omaggio a Stravinskij è solo il pezzo d'apertura della serata che nella la seconda parte si dipana in un mosaico di quadri tratti dalle celebri opere dell'artista. Una miscela di suoni e suggestioni si riversa sulla platea, catturata dalle raffinate tecniche, con cui il regista britannico ha fatto scuola, che sposano al teatro danza effetti spettacolari ottenuti attraverso l’uso sapiente di musica e luci. Così angeli e demoni del passato artistico di Kemp esplodono dall'animo dell'autore in un gioco di continue metamorfosi.

Chi tra il pubblico cerca un evidente filo conduttore resta deluso, tecniche tradizionali e coerenza non fanno parte dell'arte di Kemp. E' invece il sottile rimando all'universo visionario di Chagall, dichiarato dallo stesso autore, a suggerire lo spirito intero del lavoro in cui spirituale e materiale, paradiso e inferno si inseguono in una danza giocosa. “Kemp Dances” è la poesia sublime di un corpo che racconta l'estasi e il declino e nel collage di emozioni e personaggi troviamo poetiche affinità.

Così il canto muto di “Cinderella” cigno che affonda la sua danza nella terra si incarna nel tragico volo d'Icaro del “pazzo Nijinskij” che vuole essere Dio, ed entrambi, insieme al soldato di Stravinskij, si uniscono al piccolo angelo dalle immense ali che termina il suo soave volo riconsegnandosi alla terra. In uno dei quadri più intensi e coraggiosi dello spettacolo infine la verdiana Violetta col suo immacolato vestito di pizzo si trasfigura nel corpo maschile e segnato dal peso degli anni di Kemp e mentre la voce di Maria Callas vola via leggera il corpo sofferente lancia il suo materico, ultimo grido.

Lindsay Kemp con la poesia del gesto riesce ancora una volta a stupire e incantare il pubblico mostrando le infinite possibilità del linguaggio corporeo. L'età non conta, non è il gesto atletico a dare intensità all'arte di Kemp. Il suo corpo parla attraverso l'anima e raggiunge quella degli spettatori, forse non numerosi in sala come accade per gli idoli pop o i personaggi tv ma profondamente commossi nei loro lunghi, infiniti applausi.

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