La Nuova Sardegna

Corpo carbonizzato a Marrubiu, la pista dell'omicidio

di Elia Sanna
Corpo carbonizzato a Marrubiu, la pista dell'omicidio

Il mistero delle ultime telefonate dell'ambulante Murranca scomparso da casa: saranno i risultati del Dna a dire se il cadavere carbonizzato è davvero il suo

28 settembre 2014
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MARRUBIU. Gli esami del dna, per accertarne l'identità, i rilievi del Ris e i tabulati telefonici per ricostruire le ultime ore di Tonino Murranca. Su questi elementi si concentrano le indagini dei carabinieri per fare luce sul ritrovamento del corpo carbonizzato avvenuto venerdì mattina nella zona di “Matta Manna”, a Marrubiu. Per gli investigatori dell'arma ci sarebbero alcuni elementi per ritenere che possa trattarsi di un omicidio, più che di un suicidio. Le stesse considerazioni vengono fatte soprattutto in queste ore anche a Pompu, paese di origine dello scomparso. I margini di dubbio che il corpo possa appartenere all'ambulante sono quasi nulli. A iniziare dalla sua auto: il furgoncino Citroen Berlingo, bianco.

Anche ieri i carabinieri del reparto investigativo scientifico di Cagliari hanno sottoposto a un ulteriore controllo l'auto, quasi completamente distrutta dalle fiamme. Secondo i primi rilievi le fiamme sarebbero partite dall'interno con una successiva deflagrazione che avrebbe contribuito a cancellare eventuali tracce. Non è un caso che del cadavere siano rimasti solo pochissimi elementi intatti: il cranio e diversi frammenti di ossa. Le modalità con la quale è stata incendiata l'auto hanno insospettito, infatti, gli investigatori tanto da portare avanti la tesi dell'omicidio. In queste ore sono, inoltre, proseguite le indagini per ricostruire i movimenti di Tonino Murranca nella giornata di mercoledì, quella della sua scomparsa. Familiari, amici e testimoni, sono stati sentiti dai carabinieri della Compagnia di Mogoro. Per risalire all'ora della morte sarà determinante l'analisi dei tabulati telefonici.

La telefonata tra Tonino Murranca e il figlio Gianfranco, con la quale preannunciava il suo rientro a Pompu, non sarebbe stata infatti l'ultima di quella drammatica giornata. Il telefonino risultava successivamente spento e sino ad ora non è stato nemmeno ritrovato. Sono attese quindi le registrazioni dei tabulati telefonici già richiesti al gestore della linea telefonica. Intanto i resti carbonizzati sono già stati trasferiti nell’istituto di medicina legale di Cagliari. Già da domani dovrebbero svolgersi ulteriori accertamenti, in aggiunta ai primi, effettuati, venerdì sera, dal medico legale all'interno dell'auto incendiata.

La scomparsa di Tonino Murranca ha lasciato amareggiato l'intero paese di Pompu. In tanti sono convinti che dietro il giallo ci possa essere realmente un omicidio. Il primo ad avere dei dubbi è stato lo stesso primo cittadino: «Ci siamo visti per una pratica la scorsa settimana – ha ricordato il sindaco Marco Atzei –, era una persona ben voluta e non riusciamo a capire chi e perché abbia potuto infierire così su Tonino Murranca. Posso confermare che non aveva problemi e nemmeno un motivo valido per arrivare all'altra ipotesi formulata dagli inquirenti. Ecco perché siamo in tanti – ha concluso il sindaco – a ritenere che Tonino sia stato ucciso. Mi auguro che la famiglia riesca a superare questo difficile momento e che l'intera comunità si stringa attorno alla moglie e ai figli: ne hanno bisogno».

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