La Nuova Sardegna

SASSARI. Tre le sigle più rappresentative nel settore delle prestazioni in convenzione: Assolab, Sampi e Federlab. Oggi schierate tutte sulle stesse posizioni di fronte alle ventilate sforbiciate sulle tariffe. «Ci auguriamo di poter chiarire le nostre ragioni già dal primo incontro in assessorato, adesso che l’ipotesi di delibera sui tagli è stata fermata – commenta Francesco Cogoni, presidente regionale di Assolab – Se alla Regione già ora mi pare si siano resi conto che la logica delle riduzioni lineari è improponibile, speriamo di definire ancora meglio i dettagli non appena saremo convocati al tavolo di concertazione. Perché una cosa va detta subito: con le proposte che si sono sentite fin qui, nel nostro settore sarebbero in pericolo 800 posti di lavoro».

In una questione del genere si parla di tutte le branche specialistiche in convenzione. Un lungo elenco di servizi essenziali. Che parte da tutto il settore degli ambulatori esterni alle Asl. Tocca le visite assicurate da professionisti come gli odontoiatri, gli ortopedici, gli oculisti. E arriva poi a qualsiasi genere di analisi in laboratorio ed esame radiografico.

«Non conosciamo i conti esatti per quel che riguarda l’assistenza pubblica, e in questa situazione non vogliamo neppure creare vane contrapposizioni, ma noi convenzionati oggi assicuriamo il 52% di tutta l’ambulatorietà esterna: e lo facciamo con costi che rappresentano solamente 1,3-1,4 punti percentuali della spesa globale nel comparto», sostiene in conclusione Francesco Cogoni. (pgp)