La Nuova Sardegna

Su Entu diventa il vino dei principi

di Luciano Onnis
Su Entu diventa il vino dei principi

Il bovale prodotto a Sanluri da Salvatore Pilloni sarà servito a Carlo d’Inghilterra

13 giugno 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SANLURI. Dai cosmetici e profumi direttamente al vino. È la performance dell’imprenditore di Sanluri Salvatore Pilloni, che dopo aver creato con un fratello l’impero della catena di negozi “Linea Bellezza” e “Saponi e Profumi”, cambia rotta e, assieme ai tre figli e un giovanissimo staff di professionisti del settore, si è gettato anima e corpo nella produzione vitivinicola. Ha messo su l’azienda-cantina Su Entu (il vento), occupando un’intera collina (50 ettari, di cui 32 coltivati a vigna) fra Sanluri e Lunamatrona, e a febbraio ha iniziato la produzione dei suoi otto vini, compresi gli spumanti brut bianco e rosè. Intanto, un prodotto Su Entu ha già segnato un eurogol: a settembre il principe Carlo di Inghilterra, in occasione della sua visita all’Expo 2015 e della cena istituzionale in programma a Villa Lario sulle rive del lago di Como, pasteggerà con il vino bovale prodotto dalla cantina della Marmilla. Da questo vino è stato rapito lo chef interanzionale Enrico Derflingher, che ha deciso di proporlo nella cena “principesca”. Ma non solo al principe e alla sua corte sarà servito il bovale Su Entu. Lo stesso vino sarà versato infatti, in differenti circostanze, nei calici dei tanti capi di Stato che frequentano e frequenteranno in questi mesi Villa Lario durante l'Expo. La storia, ancora agli inizi, dell’azienda Su Entu, l’ha raccontata, partendo da lontano, il patron Salvatore Pilloni in occasione dell’inaugurazione ufficiale della cantina, presente l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e una folta platea di esponenti del settore vitivinicolo. «Ho la terza media, strappata a stento alle scuole serali – ha esordito il presidente di Su Entu, divorato dallo sguardo orgoglioso della figlia Valeria (33 anni, amministratrice delegata dell’azienda di famiglia) –, mio padre, agricoltore, aveva qui una piccola vigna. Lavoravo con lui mattina e pomeriggio. Poi a 17 anni sono emigrato a Torino, dove dopo tanto umili lavori sono entrato alla Fiat per fare le pulizie nei reparti. Qui ho conosciuto la catena di montaggio, rimasta un sistema di lavoro fisso nella mia mente. Sono poi tornato a Sanluri, ho fatto il venditore di prodotti per le pulizie per la Comochi ed è allora che si è illuminata la lampadina dei profumi e dei cosmetici. E sono nate le catene di negozi ‘Linea Bellezza’ e ‘Saponi e Profumi’, che hanno rispettivamente 420 e 320 dipendenti». Poi, un paio d’anni fa, la decisione di tornare alle origini, senza abbandonare le sue creature imprenditoriali diventate nel tempo un impero. «La campagna mi è rimasta nel sangue e nel cuore – ha raccontato Pilloni -, e lì sono tornato, ripensando alla catena di montaggio della Fiat». Ha acquistato 42 piccoli appezzamenti di terreno sulla collina di Nuraxi Pusceddu - la dove c’era la vigna del padre - e dato vita a un’azienda vitivinicola che adesso ha preso a camminare spedita, «supportata da una squadra di giovani entusiasti. Non dirò mai al nostro enologo di fare vino solo per vendere. Deve essere eccellente, e se non lo è, non devi neppure tirarlo fuori dalle botti finchè non lo sarà».

In Primo Piano
Cronaca

Lutto nel mondo del turismo, scompare a 57 anni Angela Scanu Mazzella

Le nostre iniziative