La Nuova Sardegna

Elettrica Carmen Torna la cantantessa

di Andrea Musio
Elettrica Carmen Torna la cantantessa

A Cagliari un grande concerto della cantautrice siciliana Rock , impegno ed energia con un power trio al femminile

27 luglio 2015
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CAGLIARI. Elettrica Carmen. In tutti i sensi. Nel live, in cui tutte le parti acustiche sono state tagliate fuori, e nello spirito di chi ha coltivato in cinque lunghi anni la voglia di tornare sul palco, sotto le luci della ribalta. Carmen al cento per cento. E perfino un po’ di più. Un live, quello di sabato sera, organizzato da Sardegna Concerti all'Arena Sant'Elia, in cui si è mostrata loquace (prima, una rarità) con il suo pubblico, circa millecinquecento aficionados sotto al palco e nelle tribune. Carmen Consoli è tornata con una scenografia scarna, minimale, come la sua musica in bella vista, senza distrazioni visive e produzione da grande evento. La cantantessa così com'è piace. E tanto. Ventitrè canzoni, due delle quali aggiunte alla scaletta prevista, per quasi due ore di esibizione, riarrangiate per l'esecuzione in trio. Tre donne e il rock in quattro quarti: la melodia originale nella chitarra della Consoli mentre una granitica sezione ritmica, Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria, può sbizzarrirsi su un mondo fatto di sound primordiale e di forte impatto sonoro.

Una scelta azzeccata con cui il “power trio” ha messo in mostra i muscoli ma anche il cuore. Sapientemente alternano momenti intensi, energici, ad altri più intimi in cui i ritmi serrati prendono fiato, rallentano. Come in “Geisha”,“Mio Zio” e “Per niente stanca” (dove si è addirittura scatenato il pogo) o ancora “Contessa miseria”. Ma ci sono momenti in cui l'energia lascia spazio alla lirica di testi in cui i temi sociali si fanno forti e necessari.

Soprattutto nei pezzi dell’ultimo album “L'abitudine di tornare”. E’ Il femminicidio di “La signora del quinto piano”, lo sbarco dei migranti di “Esercito silente” per fare due esempi. Ma anche “Ottobre” il cui tema è l'amore saffico.

Notevole l'esibizione, tra elettronica e psichedelia in apertura di serata, delle Lilies on Mars, il duo (Lisa Masia e Marina Cristofalo), amato da Franco Battiato, è originario del Sulcis ma ha la sua base a Londra da diversi anni. Un set di cinque canzoni tutte da ballare, magari in un contesto più raccolto, o perchè no, in grandi spazi all'aperto diversi da quello dell'Arena Sant'Elia.

A proposito: per questo spazio occorrerebbero metereologi affidabili per prevedere con precisione in anticipo le giornate ventose come quella di sabato sera. Vento che ha compromesso i suoni dello show tanto che, per godere in pieno del concerto bisognava stare a ridosso del palco: a pochi metri di distanza infatti già si perdevano suoni e frequenze. Per non parlare degli spalti dove si poteva sentire chiaramente solo la parte vocale mentre, quella strumentale, era affidata all'intuito o alla fantasia degli ascoltatori. Nella realtà l’Arena è uno spazio davvero inadeguato, ma purtroppo l'unico disponibile nel capoluogo di regione, da quando, ormai quattro anni, è stato chiuso il compianto anfiteatro romano. Non resta che la scaramanzia e incrociare le dita, perchè fra due giorni sarà il turno di Fiorella Mannoia, poi Manu Chao e sabato prossimo i Negrita.

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