La Nuova Sardegna

Dissesti e nubifragi, arrivano 111 milioni

di Enrico Gaviano

Distribuiti tra Olbia e Pirri si aggiungono ai finanziamenti già stanziati Le maggiori risorse (81,2 milioni) assegnate dal Governo alla Gallura

07 agosto 2015
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. A Olbia 81,2 milioni di euro, a Cagliari 30. Sono gli unici due finanziamenti che arrivano in Sardegna nel quadro del piano strategico antialluvione “Italia sicura” su cui il governo spenderà in totale 1303 milioni di euro. Olbia entra nel progetto perché gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico sono diventati improcrastinabili dopo la disastrosa alluvione del 2013 che in città ha portato morte e distruzione. A Cagliari invece, sotto la lente d’ingradimento nazionale è finita una zona di Pirri che subisce sempre allagamenti imponenti quando le piogge si fanno abbondanti.

Olbia premiata. Va avanti dunque a passi rapidi il piano per la mitigazione del rischio idrogeologico a Olbia. La città è entrata di diritto all'interno del piano strategico "Italia sicura". Va detto che, dopo le verifiche del caso, il Cipe ha dato il via libera per la prima tranche di finanziamenti, 16.3 milioni di euro, mentre gli altri 65 arriveranno a breve. La fetta iniziale servirà per il primo lotto del piano Mancini, recentemente approvato dal consiglio comunale e che è articolato in quattro lotti successivi.

Il piano di Olbia. Il comune di Olbia è stato bravissimo nel salire su questo treno. Era necessario, infatti, approvare un progetto che rientrasse in quelli finanziabili dal governo nel piano strategico “Italia sicura”. E con l'approvazione del piano Mancini, il consiglio comunale ha assolto in pieno a questa missione. Tappe forzate, tensione in aula, dissenso da parte del comitato per la salvaguardia idraulica e di alcuni cittadini, ma alla fine il piano ha visto la luce.

La mediazione politica. Il fitto scambio di vedute tra il premier Matteo Renzi, il vice Graziano Del Rio, il pontiere Gian Piero Scanu, la Regione con il governatore Francesco Pigliaru e l'assessore Paolo Maninchedda, ha permesso che l'operazione complessa venisse finalmente alla luce. Non era facile anche perché il piano strategico sembrava destinato alle grandi città metropolitane. La dimensione della catastrofe del 2013, e l'abilità del comune di Olbia con in testa il sindaco Gianni Giovannelli, hanno fatto il resto.

I lotti e i fondi. I lotti per arrivare alla realizzazione del progetto Mancini sono cinque: quello per le casse di laminazione (25,20 milioni e di questi 16,3 arriveranno dal governo), la risagomatura del Rio San Nicola e Diversivo Zozò (22 milioni di cui 13.5 dal governo), la Risagomatura del rio Seligheddu (47 milioni, in cui il governo concorre con 39), il lotto riguardante il rio Gadduresu, il Paule Longa, Tilibbas e Pasana (24 milioni di cui la metà dal finanziamento nazionale), oltre a un lotto di completamento (4 milioni). In totale siamo a una spesa di circa 125-130 milioni. Gli 81,2 milioni del governo danno una bella "botta", quella decisiva alla realizzazione dell'intero piano. Gli altri, poco meno di 50, arriveranno dalla Regione.: 12 sono già nelle casse comunali, mentre i 36 sono stati ricavati dal mutuo di 700 milioni contratto dalla Ras per investimenti strategici.

Cagliari. Gli interventi riguardano Pirri, sempre soggetta ad allagamenti. Prevista una serie di interventi mirati ad adeguare la rete per il deflusso delle acque piovane. Interessate sono via Italia sino a via Dolianova, via Sinnai e via Settimo con la deviazione di un collettore per eliminare l'effetto diga all'altezza di via Donori. Altro beneficio verrà dato del collegamento diretto del collettore che riceve le acque da Barracca Manna e dalla zona del Brotzu, con il canale di Terramaini. In tutto l’intervento costerà 42 milioni. 12 sono già a disposizione da fondi comunali, mentre 30, appunto arrivano dal governo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Trasporti

Aeroitalia, voli in overbooking: è polemica su call center e check-in online

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative