La Nuova Sardegna

Da Bonnanaro a Sorso, gli appetiti della gang

Progetto Pinna respinto per errori. E lui si sfoga con Stochino: «Gli ho detto, Antonè non dire cazzate»

06 aprile 2016
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SASSARI. C’è anche Sorso, ma anche Bonnanaro e perfino il cimitero di Sassari. “Giocando” al monopoli degli appalti, Antonello Peru è incorso in una brutta figura memorabile. Proprio a Sorso, il suo paese.

A giudicare dalle intercettazioni contenute nella ordinanza di custodia cautelare, l’aria di casa provocava accessi di bulimia al consigliere regionale e ai suoi amici. L’appetito però, in almeno due casi, non è stato saziato. A Sorso, per esempio, il succulento appalto da nove milioni di euro per la sistemazione della fascia costiera si è rivelato un boccone indigesto e ha fatto scricchiolare l’amicizia tra Salvatore Pinna e Peru.

Il fatto, raccontato dallo stesso Pinna a Stochino, è che dopo il roboante annuncio di vittoria certa, nell’estate del 2014 le cose sono andate malissimo. La premiata ditta ha perso eppre aveva già concordato le quote della spartizione: «io sono al 40, tu sei al 40 – fa le parti Tore Pinna con Giovanni Zallocco –. Il 20 non è il nostro, è di una terza persona che ci aiuta tutti...». La terza persona sarebbe «Antonello ha detto che la commissione già ci pensava lui... – si vanta Pinna con Stochino – l’impresa è gente seria che ci fa lavorare, ci prende gente che diciamo noi». Poi è lo stesso Antonello Peru a informare Pinna che «le ditte ci hanno problemi, eh cazzo, ci sono errori tecnici mostruosi, mostruosi cazzo. Le piste ciclabili: due metri da una parte e due metri dall’altra. Adesso l’ha raddrizzata. Però cazzo, cioé, la commissione».

Che Peru sia intervenuto con la commissione aggiudicatrice della gara per favorire Pinna lo ha confermato agli inquirenti l’ingegnere Maurizio Loriga, dirigente comunale e presidente della commissione. Nonostante le buone parole dell’amico, il progetto finisce in coda. Commentando l’insuccesso sbotta con Stochino «Ah, prima l’assegnazione ha detto che era tutto bene a posto, bi, bi, bi... L’altro giorno: “eh, ma avete fatto un errore nella pista ciclabile”. Ascò Antonè, gli ho detto, fammi la cortesia, evita di prendermi... E poi: “abbiamo corretto tutto, stiamo mettendo tutto a posto”. Gli ho detto: “ascò Antonè, a me le cazzate così non me le devi dire. Dimmi le cose come stanno perché se fosse per gli errori, il progetto della tua fidanzata ad Aritzo fa cagare...». Ancora Pinna: «Tu l’incarico l’avevi promesso a me con un appalto integrato, invece hai preso e il tuo ingegnere ha dato un incarico che tu non sai manco a chi ha dato l’incarico.

Un altro lavoro finito sotto i riflettori degli inquirenti è quello relativo alla ristrutturazione di “Palazzo Passino” a Bonnanaro. «Dalla lettura degli atti trasmessi dalla Procura di Sassari – scrive il gip – risulta che il sindaco di Bonnanaro Francesco Mario Spano abbia deciso di far affidare un incarico fiduciario all’architetto Alessanda Piras, che non conosceva personalmente, semplicemente per compiacere il fidanzato Antonello Peru al quale si era rivolto per velocizzare e semplificare l’iter del finanziamento».

E siccome “pecunia non olet” neppure in cimitero, il 13 ottobre del 2014 Pinna si vanta con Stochino, di avere “messo in commissione” l’uomo giusto Tonino Piras nella gara per la sistemazione del cimitero. «.. per il cimitero. L’hanno martoriato, lo andavano a chiamare Pellegrini a casa sua, Serafino Ruoi, Antonio Scudu: non si è spostato di un millimetro. Tac, ha aggiudicato».(d.s.)

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