La Nuova Sardegna

Pd, Cucca sfida Sanna e apre al Psd’Az

Pd, Cucca sfida Sanna e apre al Psd’Az

Il senatore presenta la candidatura alle primarie: allargare la coalizione per vincere le elezioni 2019

01 aprile 2017
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CAGLIARI. La campagna elettorale del senatore Giuseppe Luigi Cucca per la segreteria regionale del Pd comincia con una provocazione e un’apertura. La provocazione è che per presentare il movimento «Connessioni Democratiche» non ha scelto la sede ufficiale del partito, in via Regina Margherita, ma quella storica, in via Emilia, o almeno lo era fino al trasloco deciso dall’allora segretario Renato Soru. «Se dovessi vincere le primarie – dice – è molto possibile il percorso inverso, ma non deciderò da solo com’è accaduto invece in passato. Chiederò al partito di esprimersi anche su questo». L’apertura di Cucca è invece non logistica ma politica: «Dobbiamo ritornare a essere un partito aperto alla gente, inclusivo, e poi promuovere nello stesso momento una nuova stagione di alleanze fino a trovare punti di connessione con il panorama sardista e autonomista. E in particolare penso al Psd’Az, riprendendo un dialogo che s’è interrotto. Devono essere queste i due obiettivi che dobbiamo raggiungere per vincere anche le elezioni regionali del 2019». Prima però dovrà sconfiggere, nei gazebo il 30 aprile, l’altro candidato per la segreteria, il deputato Francesco Sanna. Cucca sembra partire avvantaggiato: dalla sua ha i renziani e gli ex Diesse, ma soprattutto il gruppo dei popolari-riformisti dell’area degli ex parlamentari Cabras-Fadda e da «Sardegna più meglio», il movimento del consigliere regionale Roberto Deriu. Sulla carta il senatore dovrebbe staccare e di molto Sanna (è sostenuto solo dalla corrente dell’ex governatore Soru) ma saranno primarie aperte anche ai non iscritti e tutto potrebbe accadere. «Non faccio pronostici – dice – dichiaro solo la mia precisa volontà di ripartire non da una persona ma di rilanciare un partito che superi il confronto tra correnti e le beghe di partito, per concentrarsi sui contenuti: società, diritti, territori, economia e progresso». Sono questi i punti forti del manifesto che Cucca ha presentato. «La differenza fra e me Sanna? Io non sono un individualista e da sempre sono convinto che se nel partito decide uno solo non si va da nessuna parte. Sarà necessario il contributo di tutti e il Pd deve prendere di nuovo coscienza del ruolo che ha: essere il punto di riferimento dello scenario politico». Dovranno migliorare i rapporti anche con la giunta Pigliaru, che «sta lavorando bene ma ha bisogno di un sostegno ancora più forte». E quelli con il governo: «Con Roma la Sardegna deve aprire un confronto molto serrato ed essere capace di far sentire la propria voce maniera autorevole, altrimenti i risultati tardano ad arrivare». Nel frattempo s’è concentrato sulla campagna elettorale per il congresso regionale e quello nazionale in cui Cucca e Sanna voteranno entrambi per Matteo Renzi, mentre una parte dei loro sostenitori ha fato sapere che si schiererà con Andrea Orlando, «da avvocato confermo che è il miglior ministro della giustizia degli ultimi 20 anni», dirà Cucca, e forse con Emiliano. Che campagna elettorale sarà: «Veloce, molto mediatica e soprattutto sui social. Sanna ha proposto un nostro faccia a faccia? Non ho problemi ma i tempi sono stretti e non vorrei ridurre il confronto a uno scontro tra avversari». Per chiudere così: «Dobbiamo lavorare perché il 30 aprile venga a votare più gente possibile». E poi sugli scissionisti: «Mi dispiace molto che alcuni compagni di viaggio siano andati via ma alla fine dobbiamo guardare avanti e farcene una ragione».

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