La Nuova Sardegna

Muore durante la partita ma la festa non si ferma

di Luciano Onnis
Muore durante la partita ma la festa non si ferma

Un migrante di 19 anni si accascia al suolo colto da malore, inutili i soccorsi Accanto c’è un party, la musica continua. Tutto posticipato solo di qualche ora

28 agosto 2017
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UTA. Bangali Fofana, 19enne guineiano, stava facendo quello che fanno tutti i ragazzi della sua età quando c’è un pallone di mezzo. Il giovane stava giocando a calcio mentre si è accasciato sullo sterrato del campo comunale di Uta per colpa di un infarto che ha stroncato la sua voglia di correre e cercare il gol insieme agli amici. Mentre Bangali spirava sul campo di calcio sotto gli occhi increduli degli amici, a pochi metri una festa organizzata nello skate park continuava come se non fosse successo nulla. Musica alta, quindi, e tutto quello che può accadere durante una manifestazione intitolata “Only skate park” che sarebbe dovuta essere un’occasione di festa macchiata però da un’incredibile svista: i decibel non sono calati nemmeno quando i soccorritori, e i carabinieri della stazione di Iglesias, sono arrivati al campo di calcio e hanno tentato in tutti i modi di riportare in vita Bangali. Per il migrante non c’è stato nulla da fare proprio come è non è stato possibile abbassare il volume della musica, colonna sonora indesiderata di un episodio che è costato la vita a un 19enne, probabilmente coetaneo dei tanti appassionati di skate a cui non è venuto in mente di regalare un attimo di silenzio in grado di accompagnare il tragico epilogo di una giovane vita.

Prima che dallo skate park qualcuno decidesse di tornare sui suoi passi è passato il tempo necessario a completare un sound check, ovvero le prove che ogni band esegue prima di esibirsi.

Ma il silenzio è durato poco perché la festa prevista nello skate park non è stata rinviata, come sarebbe lecito attendersi quando succede una tragedia di questo tipo, ma è stata semplicemente posticipata di qualche ora.

Dopo la rimozione del cadavere del giovane aspirante calciatore guineiano è passata qualche ora e i ragazzi dello skate park hanno continuato la festa come se niente fosse accaduto.

Una decisione che ha innescato una polemica poi allargata anche alla tempistica dei soccorsi, secondo alcuni arrivati in ritardo.

Per provare a salvare la vita a Bangali Fofana è stato necessario l’arrivo di un’ambulanza medicalizzata che ha seguito di venti minuti il primo mezzo di soccorso che aveva raggiunto il campo sportivo.

Bangali Fofana era arrivato in Sardegna il 28 giungo e aveva trovato alloggio in una struttura di prima accoglienza proprio a Uta.

I responsabili del centro di accoglienza sono riusciti a contattare la famiglia del giovane e a organizzare il rientro in patria della salma che sarà possibile dopo le necessarie procedure burocratiche imposta dall’ambasciata del paese africano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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