La Nuova Sardegna

Imprese in crisi in Sardegna: crolla l'edilizia, tengono hotel e ristoranti

Imprese in crisi in Sardegna: crolla l'edilizia, tengono hotel e ristoranti

Il report della Cna: chiuse 709 attività dall'inizio dell'anno, male anche i trasporti

04 novembre 2017
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CAGLIARI. Non c’è pace per le imprese artigiane, ancora in balìa di una crisi iniziata dieci anni e dalla quale soprattutto alcuni settori faticano a uscire, in particolare trasporti ed ediliza. Nel terzo trimestre di quest’anno il numero delle imprese artigiane attive è calato del 2% rispetto allo stesso periodo del 2016 (-709 aziende) e, guardando al dato settoriale, sono ancora molto pochi i segnali positivi.

Lo attesta il Centro studi della Cna Sardegna che ha elaborato gli ultimi dati resi noti da Movimprese, la rilevazione condotta sui Registri delle imprese delle Camere di commercio italiane da Unioncamere-InfoCamere. In base alla rilevazione si registra nell’isola una tenuta complessiva dei settori alberghiero, della ristorazione e del commercio al dettaglio, ma a questo buon risultato corrisponde una battuta d’arresto del settore dei servizi alle imprese.

«Il settore alberghiero e quello della ristorazione hanno tenuto anche grazie alle buone performance del turismo regionale – spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna – Lo stesso dicasi per il commercio al dettaglio, che dopo la flessione registrata nella media del 2016, al terzo trimestre di quest’anno registra una leggera ripresa del numero di imprese attive. Invece i servizi, in particolare servizi alle imprese, non confermano il trend positivo iniziato nel 2015, mentre le imprese artigiane del settore manifatturiero agroalimentare si mantengono grossomodo stabili nel numero».

La rilevazione della Cna Sardegna mostra le permanenti criticità nel settore del legno e soprattutto nell’edilizia: al terzo trimestre dell’anno passato le imprese artigiane di costruzioni censite come attive erano 13.448, contro le 13.082 registrate alla fine del terzo trimestre del 2017. Ancora molto negativo infine il dato dei trasporti, con altre 93 aziende sparite dal registro delle imprese artigiane attive rispetto allo stesso periodo del 2016. Al livello territoriale i segnali negativi sono generalizzati, con un calo particolarmente accentuato nella provincia di Oristano e in quella di Sassari con 299 aziende in meno.

«Le difficoltà dell’artigianato e della piccola impresa –– aggiungono Piras e Porcu – confermano una linea di tendenza che anno dopo anno si rafforza sempre più. Si sta producendo una preoccupante cesura, tra il mondo delle microimprese e le imprese di maggiori dimensioni, di proporzioni tali da non poter essere spiegate solo con gli effetti prodotti dalla crisi e dalla ovvia e migliore capacità di risposta che le imprese più strutturate sono in grado di offrire».
 

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