La Nuova Sardegna

L’azienda di Serenella Salis 

Ma il substrato si produce solo a Sindia

Ma il substrato si produce solo a Sindia

SINDIA. C’è una sola azienda in Sardegna in grado di produrre le cosiddette “ballette”, il particolare substrato di compost nel quale si sviluppano i funghi da serra. A produrlo, solo per le varietà...

03 dicembre 2017
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SINDIA. C’è una sola azienda in Sardegna in grado di produrre le cosiddette “ballette”, il particolare substrato di compost nel quale si sviluppano i funghi da serra. A produrlo, solo per le varietà Eryngii e ferula, è la società agricola “Il Cardoncello” di Sindia, piccola azienda a carattere familiare molto ben guidata da Serenella Salis. Che intorno alla coltivazione del prelibato alimento ha costruito un piccolo mondo che comprende anche una fattoria didattica e un agriturismo. La produzione è stata avviata 7 anni fa dopo aver selezionato alcuni ceppi sta dando soddisfazioni all’imprenditrice planargese.

Perché nessuno ancora ha seguito le sue tracce? «È un’attività estremamente complessa – spiega la Salis – ; inoculare una “balletta” è un’operazione delicatissima, posso seguire la procedura assiduamente per 3-4 mesi ma bastano una ventina di giorni di assenza nei quali può accadere che qualcosa vada sorto e il substrato risulti inquinato. Roba da scienziati? Sì, se accade questo la balletta impedisce la produzione, oltre a inquinare la terra e il nuovo substrato che il coltivatore utilizzerà». Di cosa è composta la balletta? «Si tratta di un blocco di 4 kg di paglia, che deve essere rigorosamente di grano di miglio, che aggancia facilmente il micelio (il corpo vegetativo che sviluppandosi dà vita al fungo vero e proprio, ndc); e poi occorrono la fecola per l’incentivazione del micelio e un certo tasso di umidità, che viene trattenuta dall’involucro di plastica. Quindi – spiega Serenella - inoculiamo il substrato con i ceppi: ve ne sono autunnali, invernali e primaverili, tutti seguiti con una profilassi diversa. Sono utilizzati per due-tre volate (i cicli produttivi, ndc) prima dell’esaurimento, quindi essendo biodegradabili e bio possono essere riciclate per curare la salute di altre colture. Insomma, potrebbero essere elementi di una filiera importante». Ma la Salis fa anche “assistenza tecnica” agli acquirenti del suo prodotto: commettere errori nell’utilizzo è un attimo. «È un materia giovane, è importante che se ne parli, che ci siano seminari e che i ragazzi abbiano uno scambio continuo con le aziende». (a.palm.)

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