La Nuova Sardegna

Arzachena, un morto e due tragedie

Arzachena, un morto e due tragedie

Tutti intorno alla famiglia del 20enne deceduto nello schianto. Conducente sotto choc. Oggi i funerali

22 gennaio 2018
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ARZACHENA. La cittadina sembra avere gli occhi gonfi dal pianto. Arzachena è piombata di colpo in un dramma che coinvolge troppe persone. La morte di Roberto Puddu, 20 anni, un ragazzo che sapeva come farsi voler bene, è una tragedia che lascia senza fiato. Ieri ha abbandonato la camera mortuaria dell’ospedale di Olbia e ha fatto ritorno per l’ultima volta nella sua casa. Il viavai è stato continuo. Amici, parenti, persone che neanche lo conoscevano. Tutti si sono voluti stringere attorno alla famiglia del giovane morto in un incidente stradale la notte tra venerdì e sabato, dopo uno schianto alle porte del paese. Questo pomeriggio l’ultimo saluto, alle 15 nella chiesa di Santa Maria della Neve.

Una doppia tragedia. Arzachena sta vivendo due drammi. Perché di mezzo c’è un destino davvero cinico e spietato. Roberto Puddu, al momento dello schianto, sedeva al posto del passeggero di una C3. Al volante c’era Simone Siddi, uno dei suoi migliori amici. Dopo una serata fuori Arzachena, i due avevano accompagnato altri due coetanei a casa. Verso le 4.30 lo schianto sulla provinciale che da Arzachena porta a Cannigione, passando per la zona di Micalosu. Dopo una lunga frenata l’auto si è ribaltata ed è finita in cunetta, lungo un rettilineo. A chiamare i soccorsi è stato lo stesso Simone. Roberto, che sarebbe poi morto all’ospedale di Olbia, era in gravissime condizioni. Simone Siddi, anche lui trasportato al Giovanni Poalo II ma fortunatamente senza gravi ferite, è stato sottoposto alle analisi per misurare il tasso di alcol nel sangue, risultato quasi tre volte il limite consentito. Quindi la denuncia a piede libero per omicidio stradale. I carabinieri del reparto territoriale di Olbia guidati dal colonnello Alberto Cicognani, che sono intervenuti sul posto insieme al 118 e ai vigili del fuoco, hanno confermato la dinamica dell’incidente. A influire sullo schianto la velocità dell’auto e la mancanza di lucidità del conducente.

Il ricordo. Tutti ricordano Roberto Puddu per la sua bontà e per il suo amore per il mare. Aveva studiato all’istituto nautico della Maddalena. Praticava la vela fin da bambino, prima con il Club nautico di Arzachena e poi con lo Yacht club di Cannigione. Nella pagina Facebook dello Yacht club di cui era tesserato è comparso questo post: «Quel tuo sorriso unico, quel cuore grande e dolce. Quelle gesta sempre perfette per ognuno di noi. Tutto resterà in noi. E tu non ci lascerai mai». Sul sito di Sailing Sardinia hanno scritto questo: «Quando viene a mancare qualcuno è sempre difficile comunicare. Quando viene a mancare un ragazzo è impossibile. Quando viene a mancare un ragazzo che hai sempre visto in barca, in regata, in mezzo a tutti gli altri ragazzi, è una tragedia». Su Facebook tanti altri post di amici. «Ciao mascittò, riposa in pace», scrive Leonardo. «La vita è un brivido che vola via, direbbe Vasco», digita Martina. «Ancora non riesco a crederci, ciao Roby», scrive, come tanti altri, Giovanni. (d.b.)

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