La Nuova Sardegna

Truffa alla Caritas via al dibattimento

CAGLIARI. Si è aperto con l'esame in aula del commissario del Nucleo investigativo del Corpo Forestale Ugo Calledda il dibattimento pubblico davanti ai giudici della seconda sezione penale del...

02 ottobre 2019
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CAGLIARI. Si è aperto con l'esame in aula del commissario del Nucleo investigativo del Corpo Forestale Ugo Calledda il dibattimento pubblico davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale, che dovranno stabilire se vi sia stata una truffa ai danni della Caritas basata sui vestiti nuovi e usati che venivano raccolti dalla associazione per destinarli ai poveri, ma che invece sarebbero in buona parte finiti nelle bancarelle di Napoli. Davanti al collegio presieduto dal giudice Giovanni Massidda, il capo degli investigatori che aveva coordinato le indagini ha risposto alle domande del pm Guido Pani, ricostruendo i vari passaggi dell’inchiesta nata tre anni fa da un esposto anonimo. Il meccanismo organizzato dai rappresentanti dell’Eurofrip consisteva in due fasi: nella prima venivano presi contatti con i comuni per ottenere l’incarico di raccogliere per conto della Caritas gli indumenti. Il passo successivo, stando alle accuse, era la spedizione della merce a Napoli e altre destinazioni. Coinvolti nel giudizio il referente dei servizi di approvvigionamento della Caritas Andrea Nicolotti di Cagliari, i titolari di Eurofrip Giampiero Cesarini e la moglie Rosa Contiello e l'imprenditore Guido Afflitto, titolare di Sarda recupero tessili con sede a Monastir. L'accusa contesta, a vario titolo e con diversi livelli di responsabilità, il traffico illegale di rifiuti e il concorso nella truffa ai danni della Caritas. Il processo proseguirà il 29 novembre.



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