La Nuova Sardegna

Sedava il padre per rubargli i soldi dal conto corrente, processo a Cagliari

Sedava il padre per rubargli i soldi dal conto corrente, processo a Cagliari

La vicenda rievocata in aula dal genitore 92enne

10 ottobre 2020
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CAGLIARI. Seduto davanti al tribunale, Tarcisio Putzu non ha sentito il peso dei suoi novantadue anni. Lucido, determinato, la voce un po’ affievolita dalla mascherina, ha confermato le accuse nei confronti del figlio Sergio (62 anni) e della nuora Rosa Zurru (65), vicini di casa a Gonnosfanadiga e responsabili, secondo l’accusa, di aver sedato per mesi e mesi il padre con un farmaco pesantissimo, il Telofen, utile per combattere la schizofrenia. Lo scopo? Derubarlo dei risparmi e tenerlo lontano dall’altra figlia in vista di un’imminente, nelle speranze, eredità. L’inchiesta dei carabinieri, coordinata dal sostituto procuratore Danilo Tronci, abbraccia il periodo che va da ottobre 2012 a gennaio 2017 e sarebbe finita in archivio se l’avvocato Mario Maffei non si fosse opposto formalmente alle conclusioni del pubblico ministero, per il quale testimonianze ed altri elementi raccolti dai militari non bastavano a reggere l’imputazione di maltrattamenti e appropriazione indebita.

Riaperta l’inchiesta su ordine del gip Giuseppe Pintori, è saltato fuori che nessun medico aveva mai prescritto la somministrazione del Telofen all’anziano pensionato e che i documenti bancari, acquisiti su richiesta della parte civile, dimostrano come circa 12 mila euro siano stati prelevati dal conto corrente di Tarcisio Putzu e restituiti solo quando il titolare del conto se n’è accorto e li ha richiesti. Nei vari passaggi della vicenda, come Tarcisio Putzu ha riferito al giudice Maria Alessandra Angioni, c’è anche una lite col figlio finita in uno scontro fisico e il presunto tentativo, da parte di Sergio Putzu e della moglie, di impedire che gli anziani coniugi ricevessero visite e persino che tenessero un cane nel cortile. Difesi da Maria Giulia Biasioli, i due imputati hanno sempre respinto ogni addebito e presto potranno farlo in udienza pubblica. Il prossimo appuntamento è per il 27 gennaio, quando sarà sentita la colf della famiglia Putzu, Emanuela Vaccargiu. (m.l)
 

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