La Nuova Sardegna

L’Aou: posti letto finiti qui siamo già al collasso

di Luigi Soriga
L’Aou: posti letto finiti qui siamo già al collasso

Il commissario Spano alla Regione: attivate subito il Policlinico e il Mater Olbia

17 ottobre 2020
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SASSARI. Siamo solo all’inizio della seconda ondata, e già la sanità sassarese annaspa. Il commissario straordinario dell’Aou di Sassari Antonio Spano ieri mattina ha lanciato l’sos alla Regione. E il distillato del suo appello è questo: posti letto e risorse esaurite. O ci gettate subito una ciambella di salvataggio, o a breve inizieremo a sospendere le attività e non saremo più in grado di garantire i livelli minimi di assistenza.

L’accesso dei pazienti Covid al Santissima Annunziata ormai è diventato incessante, ma i posti letto sono esauriti da settimane. E anche il potenziamento di Malattie Infettive si è rivelato sottostimato rispetto all’emergenza.

Overbooking. E infatti i numeri che Spano apparecchia sul tavolo dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu lasciano poco spazio ai dubbi: Sassari è già al collasso. Pneumologia è sold-out, con 20 letti su 20 occupati. Malattie infettive ha 39 pazienti su 40 posti disponibili. Ma quell’unico spazio rimasto in genere viene riempito nell’arco di qualche ora dalle richieste di immediato ricovero che arrivano dal pronto soccorso. In sostanza è una lotta impari: ormai gli ingressi superano le dimissioni. E non è più possibile nemmeno dirottare pazienti negli altri ospedali:il San Francesco di Nuoro, ormai saturo, li rimbalza indietro.

Mater e Policlinico. L’unica boccata di ossigeno potrebbe arrivare dalle nuove disponibilità da parte del Policlinico sassarese e del Mater Olbia. Ma la tabella di marcia per rendere operative le strutture non sembra compatibile con i tempi del covid. Il virus e la sanità stanno camminando ad andature troppo differenti. Il Policlinico tra due giorni dovrebbe mettere in campo 6 postazioni ad alto isolamento, mentre gli ulteriori 8 letti si prevede siano operativi dal 2 novembre. Tempi troppo dilatati, considerando le proporzioni dei contagi e il “picco scolastico” che si avvicina. Dopodiché ci sarebbero i 42 posti letto allestiti al Mater Olbia. Di questi però i primi 13 potranno accogliere i pazienti solo a partire dal 26 ottobre, mentre gli altri saranno attivati in maniera modulare nelle settimane successive. Un cronoprogramma, quello presentato dalle strutture private, che per l’hub di Sassari risulta del tutto insostenibile. Non basta: i positivi covid presi in carico dal Policlinico e dal Mater Olbia, sono comunque pazienti a bassa intensità di cura. Anche per quanto riguarda i posti sub-intensivi, il ricovero è gestito solo finché il quadro clinico è stabile. In caso di aggravamento, infatti, la terapia intensiva di riferimento rimane quella dell’Aou di Sassari, dove al momento non esiste disponibilità di letti.

Ats latitante. In questo scenario di assoluta emergenza, il commissario Spano lamenta la totale latitanza da parte di Ats, che non ha messo in campo alcun hotel Covid sul territorio regionale. Ovvero una struttura che, in attesa dell’entrata a regime del Policlinico e del Mater Olbia, avrebbe comunque alleggerito la pressione sull’hub di Sassari.

Clinica Medica Covid. L’unico modo che l’Aou ha di correre ai ripari, è quello di provare a mettere rapidamente delle pezze. Perciò la soluzione last minute sarà questa: l’edificio fatiscente di Clinica Medica trasformato in un piccolo bunker anti covid da otto posti. Un edificio senza nemmeno i requisiti minimi di sicurezza, al quale i vigili del fuoco avevano negato l’agibilità. Totalmente privo delle prese di ossigeno a muro, e quindi inadeguato per gestire pazienti con difficoltà respiratoria. Ma quando la coperta diventa cortissima, per mancata programmazione, per sottovalutazione dell’evolversi della pandemia e per tre mesi estivi buttati al vento, ogni risorsa diventa vitale.

Sale operatorie chiuse. I medici e gli anestesisti in questo momento sono come dei panda da proteggere e utili per ripopolare le aree più strategiche. È per questo motivo che le sale operatorie delle Cliniche saranno destinate a lavorare a singhiozzo, dal momento che il personale sarà dirottato per potenziare le terapie intensive, la pneumologia e i reparti Covid.

L’Sos. Ed è proprio per scongiurare questa spirale perversa che il commissario Antonio Spano ha provato a dare la sveglia alla Regione. Dicendo: fate in fretta, trovate soluzioni, l’Aou è già con la spia rossa accesa e a brevissimo sarà costretta a razionalizzare le proprie risorse e a sospendere una serie di attività ordinarie. Ma a farne le spese saranno i pazienti, ai quali non sarà più garantita la doverosa assistenza.

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