La Nuova Sardegna

Sanità nell'isola: liste d’attesa da incubo, migliaia i pazienti in coda

di Claudio Zoccheddu
Sanità nell'isola: liste d’attesa da incubo, migliaia i pazienti in coda

Sono 311.642 le prestazioni sospese ma il dato è stato rilevato prima del Covid

07 novembre 2021
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SASSARI. Se fosse possibile, sarebbe meglio evitare problemi al cuore e al tratto gastrointestinale. Per stare ancora più tranquilli, si dovrebbero evitare anche i problemi agli occhi. E sarebbe meglio scansare tutti i dubbi sullo stato di salute, perlomeno quelli indagabili tramite una radiografia. In caso contrario, un cruciverba per ingannare il tempo potrebbe non bastare perché in Sardegna sono 311.642 le prestazioni pianificate dal sistema sanitario ma sospese a causa dei vari malanni che affliggono la sanità sarda.

E la gran parte riguarda le visite al cuore, agli occhi, al tratto gastrointestinale e alla radiologia diagnostica. Ma siccome è sempre complicato stabilire un limite al peggio, è necessario aggiungere che questi dati risalgono al 31 dicembre del 2019, prima che il Covid rallentasse i processi già in evidente ritardo, e che sono anche gli ultimi a disposizione dell’Ats che li ha attinti dalla banca dati “Cup web” e inseriti nel “Piano preventivo delle attività 2021-2023” che è stato approvato il 3 giugno scorso.

Assl in rosso. Il maggior numero di prestazioni sospese è concentrato tra la Assl di Cagliari, 129.312 (il 41,49% del totale), e quella di Sassari, 60.549 (19,43%). Segue, a sorpresa ma solo per chi non conosce la situazione, la Assl di Oristano con 38.500 pazienti in stand-by e quella di Lanusei, dove le liste d’attesa segnano 24.470 prestazioni sospese. Poi, in ordine decrescente, c’è Carbonia, 22.470, Olbia, 15.192, Nuoro, 12.321, e infine Sanluri, 8.828.

Prestazioni specialistiche. Il 27,98% dei pazienti è in attesa di una visita cardiologia, e sono il gruppo più nutrito e, dunque, anche quello che sembra destinato all’attesa maggiore dato che le prestazioni sospese risultano essere 87.207. Seguono i pazienti con problemi all’intestino, allo stomaco e al fegato perché la gastroenterologia è la seconda branca specialistica che soffre il maggior ritardo con 34.903 prestazioni congelate. Seguono da vicino le liste d’attesa relative alle cure o alle diagnosi oculistiche, con 31.063 prestazioni in sospeso. Complicatissimo anche il discorso legato a Tac e Risonanze magnetiche, con 32.825 prestazioni sospese, ma soprattutto quello che quantifica le liste d’attesa per mammografie ed ecografie mammarie, 44.196 al 31 dicembre di due anni fa.

Ats e privati. Se le strutture pubbliche sono in ritardo, lo sono ancora di più quelle private accreditate con il sistema sanitario regionale che, in totale, hanno 220.408 prestazioni in sospeso, soprattutto nel Cagliaritano, 117.527, e nel Sassarese, 27.867.

Poi ci sono i picchi, relativi alle singole Assl e concentrati soprattutto nelle cardiologie del Cagliaritano, che con 47.256 prestazioni in sospeso detengono un record decisamente poco invidiabile. Ma non sono i soli, perché anche il Sassarese è in netto ritardo nello stesso settore, 10.314 caselle occupate nelle liste d’attesa.

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