La Nuova Sardegna

Covid, nord Sardegna: Omicron prevalente nel 60 per cento dei casi

Covid, nord Sardegna: Omicron prevalente nel 60 per cento dei casi

Difficoltà nei tracciamenti, l'Ats segnala i comportamenti da adottare

31 dicembre 2021
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SASSARI. Omicron arriva al 60 per cento dei nuovi casi nel territorio del nord Sardegna e il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione del Nord di Ats Sardegna lancia un appello ai cittadini. «Data l'attuale situazione di forte espansione della curva epidemica, sostenuta dalla nuova variante, caratterizzata da un elevato indice di contagiosità, seppure non in grado di provocare gravi manifestazioni cliniche nei soggetti vaccinati con 2 dosi (da meno di 180 giorni) o con ciclo completo di 3 dosi, "si stanno determinando forti criticità sulle capacità di tracciamento dei Sisp del Nord Sardegna in una situazione comune a tutto il territorio nazionale - fa sapere l'Ats - Difficoltà quotidiane a gestire e prendere in carico, nei tempi previsti, le numerosissime segnalazioni di casi sospetti o di casi confermati, anche con il solo test rapido antigenico nonostante l'impegno notevole del personale del Sisp e del Dipartimento di Prevenzione".

Per questi motivi il Servizio di Igiene e Sanita Pubblica raccomanda "in caso di comparsa di sintomi sospetti, similinfluenzali, evitare la corsa al test rapido, ma adottare immediatamente comportamenti individuali di distanziamento mascherine FFp2, autoisolamento fiduciario, evitando di avere contatti, soprattutto con persone fragili e di partecipare ad eventi o attività lavorative (RSA, Scuole) già prima della conferma diagnostica; informare il proprio medico curante che, qualora i sintomi fossero di un certo rilievo, attiverà le Usca per l'assistenza domiciliare; qualora il sospetto fosse confermato, anche solo con un test antigenico presso farmacia e laboratorio privato, comportarsi immediatamente come caso Covid, senza aspettare la conferma con tampone molecolare che non potrebbe, in questo periodo, essere garantito in tempi rapidi, con isolamento domiciliare; i contatti del caso positivo, anche solo con antigenico, debitamente avvisati devono adottare misure di quarantena fiduciaria, anche prima che la stessa sia disposta ufficialmente dalla Ats, evitando di ricorrere immediatamente al test antigenico, soprattutto se asintomatici, prima di 5/6 giorni dalla date dell'ultimo contatto con il positivo, comunicando immediatamente al proprio medico solo qualora dovessero comparire sintomi riconducibili alla infezione".

"Per i vaccinati con ciclo completo (tre dosi o due da meno di 180 giorni) non sono obbligati alla quarantena, ma devono adottare misure di autosorveglianza, utilizzando sempre i dispositivi adeguati (mascherine FFp2 e distanziamento sociale) quando in contatto con altre persone per motivi di lavoro, evitando comunque rapporti con soggetti fragili o occasioni conviviali. Verranno inviate informazioni via sms a tutti i positivi in attesa del tracciamento e quindi evitare di sovraccaricare le linee telefoniche e le caselle email dei Sisp, perchè quando il tampone è stato effettuato presso una farmacia autorizzata la segnalazione viene registrata sulla piattaforma Regionale, così come per le segnalazioni dei Medici curanti", conclude l'Ats. (Ansa).

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