La Nuova Sardegna

Innovazione

Sassari, la conferenza al Padiglione Tavolara: «In Sardegna pronti a progettare l'auto del futuro»

di Roberto Petretto
Sassari, la conferenza al Padiglione Tavolara: «In Sardegna pronti a progettare l'auto del futuro»

Esperti a confronto nell'incontro organizzato da Abinsula

13 ottobre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Sassari Quello che appena dieci anni fa ci sembrava fantascienza è diventato quotidianità. E forse presto sarà superato da altre soluzioni legate alla tecnica, all’innovazione, alla creatività. Vale per quasi tutti gli aspetti della nostra vita, vale ancora di più per i mezzi di trasporto e in particolare per l’automobile che nei prossimi dieci anni è destinata a cambiare radicalmente. Con essa cambieranno molte delle nostra abitudini. Ieri sera, nella sala del Padiglione Tavolara, gli esperti chiamati a raccolta da Abinsula, con la collaborazione di Innois, Fondazione di Sardegna e Banco di Sardegna, hanno provato a disegnare i contorni del futuro dell’auto. Un futuro che vedrà protagonisti non solo i grandi gruppi e i grandi costruttori (sempre più concentrati in proprietà che portano in pancia diversi marchi).

A discutere dell’auto del domani, sollecitati dal responsabile sviluppo e ricerca di Abinsula, Antonio Solinas, hanno incrociato le proprie idee e le proprie visioni, per il tavolo “il futuro dell’auto digitale” Bruno Soi (Elektronic) Andrea Gelmetti (controls and software team leader Avl), Ciro Barberio (3motive) e Francesca Palumbo (docente dell’Università di Sassari). Auto elettrica, problemi e soluzioni, atteggiamento del pubblico davanti a una prospettiva che è destinata ancora a cambiare forma e sostanza. Lo hanno detto bene anche Antonio Casu, Ceo di Italdesign, il giovanissimo Alberto Piovesan, art director di D-Air Lab e Massimo di Tore, direttore marketing di un’azienda emergente come Dr automobiles. Casu ha sottolineato l’importanza della vehicle valley piemontese dove il “saper fare” ha un valore riconosciuto da tanti partner sparsi nel mondo. Certo, «non si trovano più ingegneri elettronici e informatici», ma ci sono le condizioni «per riportare opportunità manifatturiere nel nostro continente e in Italia».

Alberto Piovesan, uno che ha contribuito a disegnare le tute di Valentino Rossi e di Samantha Cristoforetti, ha insistito molto proprio sul concetto di «contaminazione». Dal “miscuglio” di idee e esperienze possono venire fuori soluzioni innovative e funzionali: «La contaminazione è indispensabile per l’aspetto creativo e per quello produttivo».

Attento alle esigenze del mercato Di Tore, manager della Dr, una casa automobilistica che si sta imponendo grazie a una politica di «rapporto qualità prezzo alto, prezzi chiari e full optional». Ma Di Tore ha espresso anche prudenza verso la svolta dell’elettrico, spiegando che una casa automobilistica segue le richieste del mercato.

Nel terzo tavolo (L’ecosistema delle automobili) si sono confrontati Livio Paradiso di Eurotech, Daniele Pagliani di Tierra, Luca Savoldi di Abissi e l’urbanista Alessandra Casu, docente dell’università di Sassari.

L’auto inserita nel contesto urbano, in un mondo che sempre più sarà polarizzato nei grandi centri (già oggi più della metà della popolazione mondiale è urbana, come ha ricordato la professoressa Casu) dovrà integrarsi col trasporto di massa e con il concetto di mobility as a service che si farà sempre più impellente.

La tecnologia aiuterà a avere macchine sempre più efficienti, grazie all’analisi dei big data (che però porranno anche questioni di tutela di dati sensibili), organizzate e efficienti anche nel settore lavorativo, come quello dell’agricoltura o delle costruzioni, ma che dovranno essere difese dai rischi di intrusioni informatiche (già oggi è possibile intervenire da remoto su tante funzioni elettroniche dell’auto) e anche sui rischi di un uso dei dati che un’auto moderna (grazie a telecamere e sensori), è in grado di raccogliere. Anche con finalità militari da parte dei governi, o con finalità terroristiche. «Si pensi - ha detto Luca Savoldi - a un furgone delle consegne che entra in una base militare: quante informazioni può raccogliere».

Insomma, un futuro che propone sfide difficili e ambiziose, ma nel quale la Sardegna può avere un ruolo da protagonista. Come l’esperienza di Abinsula, società con cuore e cervello a Sassari, dimostra ogni giorno. Un lavoro che l’ha portata a essere partner di importanti realtà, anche nel campo dell’automotive.

L’evento pubblico di ieri pomeriggio, aperto dagli interventi di saluto del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu, e del direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, era stato preceduto da un incontro ristretto tra i protagonisti dell’Automotive conference 2023 «Ci siamo incontrati per dire: signori, qua ci sono tutti gli elementi per poterprogettare l’auto del futuro - racconta Antonio Solinas di Abinsula -. Non è necessario che ci siamo tutti. Vediamoci a due a due, a tre a tre, ma questo è un tavolo che può continuare a progettare».

In Primo Piano
La grande sete

Siccità, è emergenza totale. Ambrogio Guiso: «Prepariamoci alle autobotti»

di Paolo Ardovino

La grande sete

Allarme siccità in Sardegna, la situazione del Flumendosa è disastrosa: le immagini sono impressionanti

Le nostre iniziative