La Nuova Sardegna

Il caso

La madre del piccolo Francesco torna a casa libera, caduto il reato di tentato omicidio

di Nadia Cossu
La madre del piccolo Francesco torna a casa libera, caduto il reato di tentato omicidio

La 29enne che ha lasciato il figlio sotto un’auto a Osilo sarà dimessa oggi. E' accusata di abbandono di minore

20 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Sassari È vero che quella mamma ha abbandonato il suo bambino appena nato mettendolo sotto una macchina per liberarsene. Ma è altrettanto vero che l’auto si trovava a pochi metri da casa sua, proprio vicino all’ingresso. E si trattava oltretutto dell’auto di proprietà di sua madre, la stessa donna che meno di un’ora dopo – sentendo dei vagiti – ha salvato il bimbo (senza sapere che era il suo nipotino).

Sono aspetti che il gip Giuseppe Grotteria ha ritenuto determinanti per arrivare a una riqualificazione del reato contestato alla mamma di Osilo: da tentato omicidio a abbandono di minore. In questo modo, accogliendo le richieste degli avvocati difensori Elisa Caggiari e Gian Marco Mura, il giudice ieri mattina ha rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere fatta dalla pm Maria Paola Asara e ha disposto l’immediata rimessione in libertà della ventinovenne.

Il gip ha convalidato l’arresto considerandolo giustificato «per la gravità del fatto» mentre ha ritenuto che non sussistesse «il pericolo di reiterazione per l’assoluta particolarità e occasionalità dell’evento che esclude il rischio di recidivanza». Oggi la donna verrà dimessa dalla Neonatologia dell’Aou di Sassari e potrà quindi tornare a casa.

E qui comincerà tutta un’altra storia, un’altra vita probabilmente. In quell’abitazione martedì notte la giovane ha dato alla luce il figlio al termine di una gravidanza che aveva nascosto a tutti. L’aveva negata persino a se stessa. Forse arrivata nel momento sbagliato, forse frutto di un rapporto occasionale, in ogni caso una gravidanza “indesiderata”, come si usa definirla tradizionalmente. E freddamente.

Una donna che non voleva diventare madre ma che, allo stesso tempo, non voleva uccidere il suo bambino.

È questa al momento, l’ipotesi più verosimile. Ed è questa anche l’interpretazione che ha dato ieri il giudice a quanto accaduto martedì notte a Osilo. Perché se la 29enne avesse realmente avuto l’intenzione di sbarazzarsi del neonato lo avrebbe nascosto molto più lontano e soprattutto in un punto dove nessuno, almeno non in tempi brevi, avrebbe potuto trovarlo. Invece lei lo ha partorito in casa, avrebbe messo in un sacchetto la placenta e gli indumenti utilizzati per ripulirlo e per ripulirsi e si sarebbe liberata di quella busta lanciandola sul tetto di un’abitazione non proprio vicina alla sua. Ora quel materiale è stato messo sotto sequestro su ordine della Procura e dovrà essere analizzato. Insieme al telefono cellulare nel quale gli inquirenti sperano di trovare elementi utili a definire i contorni di un’inchiesta molto delicata.

Non solo. È stata sempre la mamma del piccolo a correre in casa a prendere una coperta per scaldarlo quando è stato trovato sotto la macchina. Un gesto di protezione, forse inconsapevole, in un momento concitato durante il quale ha continuato a stare in silenzio, non rivelando nemmeno alla propria madre che la creatura che stava tenendo in braccio era il suo nipotino.

Francesco, così lo ha chiamato il personale del reparto. Il bambino è stato anche già battezzato ed è partito l’iter per l’affidamento. La 29enne infatti non lo ha riconosciuto precludendo in questo modo anche ai nonni la possibilità di prendersene cura. Cosa accadrà nei prossimi giorni è prematuro ipotizzarlo. L’avvocata Elisa Caggiari (nominata insieme al collega Pietro Fresu) sta facendo di tutto per stare vicino alla propria assistita. Ha parlato con lei, ha provato a capire il suo stato d’animo. Le ha portato conforto in queste ore in cui, essendo in stato d’arresto in ospedale, non ha potuto ricevere la visita di nessuno. Nemmeno dei suoi genitori. È evidente che avrà bisogno di intraprendere un percorso di riabilitazione psicologica e di comprensione di quanto le è accaduto. Solo così potrà riprendere in mano la sua vita.

In Primo Piano
Le candidature alla presidenza della Regione

Elezioni, centrodestra verso Truzzu. Salvini dice sì, ma poi frena

Umberto Aime
Le nostre iniziative