«Dio ti benedica»: gli auguri di Papa Leone XIV a don Giuseppe Spiga
Il sacerdote è stato ordinato vescovo in Amazzonia. Baturi: un invito a sostenerlo con la preghiera
Cagliari Gli auguri più graditi sono arrivati dal nuovo Papa: «A S. Ecc. mons. Josè Spiga. Dio Ti benedica nel ministero episcopale, sii sempre un buon pastore vicino al tuo popolo. Leone PP. XIV». L’autografo pontificio gli è stato recapitato dal cardinale Arrigo Miglio, che domani 18 maggio, alle 22 ora italiana, lo ordinerà vescovo nella cattedrale della diocesi di Grajaú, nello Stato brasiliano del Maranhão.
Don Giuseppe Spiga (nato a Serramanna 52 anni fa) si sta quasi abituando alle emozionanti sorprese che accompagnano la sua nomina episcopale. Sicuramente la più forte il 27 gennaio scorso. «Mentre in autobus mi recavo a un ritiro spirituale dei sacerdoti, mi giunse la telefonata della nunziatura apostolica in Brasile che mi comunicava la decisione di Papa Francesco. Confesso - dice don Spiga - che impiegai un po’ di tempo prima di realizzare i contenuti del colloquio. Quando succede un fatto così grandioso e sorprendente, è sempre inaspettato. Poi subentra la consapevolezza della grande responsabilità che questo importante incarico comporta». Il volo brasiliano del nuovo vescovo è iniziato nel 2009, quando, dopo dieci anni di ministero sacerdotale nelle parrocchie cagliaritane con delega di responsabile diocesano della pastorale sociale e il lavoro, don Giuseppe raggiunge lo stato del Maranhão per fare il missionario “fidei donum”, sacerdote “prestato” alle Chiese carenti di clero, in una delle comunità cristiane - Bacurì e Viana - dai primi anni Sessanta del secolo scorso gemellate con la diocesi di Cagliari.
Pochi anni di ambientamento e di pastorale in prima linea nei villaggi pre foresta amazzonica, poi cominciano ad arrivare responsabilità sempre più alte nella diocesi di Viana: rettore del seminario vescovile, vicario generale, direttore amministrativo presso Facoltà Cattolica del Maranhão, vice coordinatore del Consiglio missionario regionale, giudice presso Tribunale ecclesiastico regionale del Maranhão in São Luis , coordinatore dei missionari fidei donum italiani in Brasile. La Diocesi di Grajaú (337 mila battezzati su 479mila abitanti) si estende per circa 40mila chilometri quadrati, quasi il doppio della Sardegna, e comprende numerose realtà rurali, a volte isolate, che necessitano di accompagnamento spirituale e sostegno pastorale.
«Mi sento parte di questa Chiesa e di questo popolo – dice don Spiga – senza dimenticare le origini sia umane sua ecclesiali della diocesi che mi ha inviato. Ho sempre dato tutto me stesso, amando chi la Chiesa mi ha affidato, sia in Sardegna e ancor più in Brasile. Ho ricevuto molto più di quello che ho dato. Il popolo brasiliano mi ha confermato nella semplicità, mi ha fortificato nella pazienza, mi ha mostrato la santità di vita fatta di piccole cose e di grandi speranze. Il programma ora è quello di essere buon pastore che sa accogliere, ascoltare, guidare con affetto tutte e tutti con carità pastorale, stando tra la gente e con la gente».
«La nomina di mons. Giuseppe Spiga rappresenta un invito a sostenerlo con la preghiera, l’amicizia e il concreto aiuto che definiremo insieme. Allo stesso tempo – ha detto l’arcivescovo Giuseppe Baturi – richiama la Chiesa di Cagliari alla sua naturale vocazione missionaria, esortandola ad ampliare con decisione il proprio orizzonte, in continuità con l’impegno già portato avanti da anni, segno vivo della sua missione universale». Con il cardinale Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari, saranno consacranti don Mosè Marcia, vescovo emerito di Nuoro, e due vescovi brasiliani. All’ordinazione episcopale presenzieranno i genitori di don Spiga, che a fine giugno parteciperà a Roma al giubileo dei vescovi, per poi incontrare il 5 luglio prossimo a Serramanna amici e compaesani».