La Nuova Sardegna

Niente più autorizzazione paesaggistica per caravan e casette mobili nei campeggi

di Serena Lullia
Niente più autorizzazione paesaggistica per caravan e casette mobili nei campeggi

Tutte le novità nel disegno di legge voluto dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè

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Sassari Addio all’obbligo di autorizzazione paesaggistica per ogni singola casa mobile nelle strutture ricettive del turismo open air. Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare un provvedimento che semplifica le procedure per il settore del turismo all’aria aperta, uno dei segmenti in più rapida crescita, soprattutto nel Sud Italia. A volerlo la ministra del Turismo Daniela Santanchè

Finora ogni casa mobile, caravan o autocaravan installato all’interno di campeggi e villaggi turistici aveva bisogno di un’autorizzazione paesaggistica individuale rilasciata dalla Soprintendenza. Un passaggio considerato dai gestori spesso lungo e complesso, che rallentava la possibilità di rinnovare l’offerta ricettiva o di adeguarsi alla domanda. Ora, secondo quanto illustrato dalla ministra Santanchè, sarà sufficiente l’autorizzazione rilasciata per l’intero villaggio. 

In particolare si chiarisce che non costituiscono nuove costruzioni – e pertanto non richiedono singola autorizzazione paesaggistica – le strutture mobili per turisti collocate all’interno di strutture ricettive all’aperto e dirette a soddisfare esigenze temporanee di soggiorno.

«I villaggi turistici non dovranno più avere l'autorizzazione delle Sovrintendenze per le singole casette mobili o per i caravan, ma sarà sufficiente quella che hanno come villaggio», ha dichiarato la ministra. Un cambiamento che, nelle intenzioni del governo, punta a rafforzare la competitività dell’offerta italiana e a sostenere un settore con grandi potenzialità di crescita: «Si va avanti, si aiuta il turismo all’aria aperta che può crescere molto in Italia, soprattutto al Sud», ha aggiunto Santanchè.

Il provvedimento prevede la semplificazione per le strutture turistiche già autorizzate: se il campeggio o il villaggio vacanze hanno già l’autorizzazione paesaggistica che copre anche le aree attrezzate con allacci elettrici, idrici e fognari, non sarà più necessario richiedere l’autorizzazione per ogni singola casa mobile, roulotte o caravan.

I mezzi interessati dalla norma sono i cosiddetti “veicoli ricreazionali”: caravan, case mobili per vacanze e autocaravan, conformi alla normativa europea, dotati di ruote funzionanti, non fissati in modo permanente al suolo e facilmente rimovibili, così da permettere il ripristino dello stato originario dei luoghi.

Alla semplificazione normativa si aggiungono risorse economiche: 33 milioni di euro per la creazione e sistemazione delle aree sosta camper e 30 milioni per la rete dei cammini italiani. «Sono interventi strutturali con cui far volare il turismo all’aria aperta, favorendo una crescita armonica, sostenibile e competitiva», ha concluso Santanchè.

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