Assunzioni contro lo spopolamento: 3 stipendi Forestas salvano il paese vuoto
Chi lavora nel corpo forestale non ha dubbi: «Se si assumessero 500 nuovi agenti il servizio sul territorio triplicherebbe»
Sassari Reclutamento contro spese in aerei e tecnologia. La grande polemica sulla campagna antincendio ruota intorno a questo nodo. Chi lavora nel corpo forestale non ha dubbi: «Mi sono fatto due conti: se si assumessero 500 nuovi agenti forestali, è vero che la spesa per gli stipendi aumenterebbe di circa un terzo, ma il servizio sul territorio triplicherebbe. Un aumento del 33% sulla spesa, in cambio di un incremento del 200% nel presidio reale del territorio. Con un effetto immediato: meno ettari bruciati, meno ricorso ai mezzi aerei, meno emergenze da rincorrere. Perché non si pensa in grande? Perché non si investe dove davvero serve?».
Poi c’è un altro aspetto fondamentale, che nessuno sembra voler affrontare: lo spopolamento delle zone interne.
«Prendiamo Martis, ad esempio. Se non c’è nessuno, se il paese è vuoto, chi ci vive? Chi ci lavora? Ma se a Martis tu ci metti tre stipendi — tre persone con un lavoro stabile — lì ci restano. Ci metti una pattuglia Forestas, oppure tre del Corpo Forestale. E insieme a loro arrivano le famiglie, i bambini, la scuola, la vita.Tre stipendi generano sei bambini, generano presidio, comunità, prevenzione. Non si può continuare a ragionare solo in termini emergenziali, con l’approccio della Protezione Civile che interviene dopo il disastro. Serve un cambio di visione: bisogna iniziare a pensare in termini di prevenzione civile. Gente che d’inverno fa silvicoltura, d’estate fa antincendio. Gente che conosce le stagioni, le piante, i sentieri, i venti. Che ci abita, che ci resta. Perché da lì nasce tutto: dalla presenza, dalla conoscenza, dal lavoro stabile e dignitoso» .
Il messaggio insomma è chiaro: se vuoi salvare le campagne, devi ripopolare chi le vive. (lu.so.)