La Nuova Sardegna

I numeri dell’emergenza

Antincendio in Sardegna: sulla carta 9534 uomini in campo, operativi meno di 1000

di Luigi Soriga
Antincendio in Sardegna: sulla carta 9534 uomini in campo, operativi meno di 1000

Tra ferie, riposi e malattie la lotta contro le fiamme si fa con una pattuglia per stazione

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Sassari C'è un numero. Anzi due. Il primo è 9.534. Il secondo è 900. Il primo si legge nei comunicati ufficiali: “Schieramento record. Oltre 9.500 uomini in campo contro gli incendi”. Il secondo è quello che conoscono a memoria gli operatori del Corpo Forestale, ogni mattina: 300 persone realmente in servizio sul territorio. Il resto? È stanco, in ferie, troppo vecchio o semplicemente non esiste. È fumo.

I numeri ufficiali La Sardegna brucia. Brucia ogni estate, e ogni estate si dice che “questa volta siamo pronti”. I numeri diffusi sono da parata: 9534 operatori, 1224 mezzi, 8 elicotteri già operativi, altri 4 in arrivo. Ci sono 2760 volontari, 1934 barracelli per la lotta attiva, 1492 per l’avvistamento, 800 vigili del fuoco, 1038 agenti del CFVA, 134 associazioni di volontariato, 152 compagnie barracellari. Sulla carta, un esercito. Sul terreno, una pattuglia per stazione. Una sola. Turno 11–18. Fine. Andiamo nel dettaglio. Sul palco: 1038 agenti del Corpo Forestale, 800 Vigili del Fuoco, 2760 volontari, 1934 barracelli, 82 stazioni CFVA,134 associazioni, 152 compagnie barracellari. La realtà Dietro le quinte la macchina arranca.

Corpo Forestale: sulla carta forte di millesu 1.038 agenti, ma solo 500 abili allo spegnimento. Tra ferie, riposi e malattia, in media 300 operativi al giorno. 82 stazioni = 82 pattuglie. Le pattuglie sono una per stazione, turno unico, dalle 11 alle 18. Quelle ore in cui il fuoco corre più velocemente. Il resto sono GAUF, Super Puma e coordinamento.

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Forestas: teoricamente con 1.200 operatori, deve coprire anche 170 postazioni di vedetta: servono almeno 300 uomini. Ne restano 900, che diventano 600 effettivi a causa dei turni e delle assenze. In pratica: 200 pattuglie da 3 uomini. Una ogni due comuni. Nelle giornate peggiori, anche meno.

I barracelli: Ci sono. Ma non bastano. 3.426 (1.934 lotta attiva + 1.492 avvistamento). Ma solo il 20–30% è realmente attivo. In media, 5–7 per compagnia. E molte sono fatte da pensionati.

I volontari: Onore a loro. Ma sono in regime di reperibilità. Significa che li chiami, e se possono vengono. Qualche volta in tempo. Più spesso troppo tardi. I Vigili del Fuoco: Fanno il loro dovere, 800 uomini, sì. Ma la loro missione è proteggere persone e beni, non la propagazione degli incendi in bosco, tranne poche squadre specializzate. Il cuore operativo della macchina è stato reclutato nel 1991. Gente che oggi ha 62, 63, 65 anni. Stanchi. Esperti, certo, ma prosciugati. E i nuovi 638 assunti adesso in Forestas? Buttati dentro ad agosto, allo sbaraglio, senza alcuna esperienza sul fuoco. Non hanno neppure avuto il tempo di conoscere il territorio, che non è una sala riunioni ma una miccia lunga centinaia di chilometri. Meno di 1000 Così la verità è scomoda, ma semplice. Si dice: 9534 uomini. Ma ogni giorno ce ne sono 300 del CFVA, 600 di Forestas, qualche decina di barracelli, qualche centinaio di volontari.

Meno di 1.000 uomini reali. Contro 2,4 milioni di ettari di boschi, campi, colline, vallate. Una pattuglia ogni 3 comuni.

I costi E se si analizzano i costi sostenuti dalla flotta aerea, il bilancio diventa enorme. Basti pensare che 4 ore di Canadair valgono due stipendi. Con quello che si spende oggi nella campagna antincendio, il cui budget è quasi triplicato in tre anni (30 milioni di euro), potremmo dare 1.000 stipendi da 30.000 euro. 1000 nuovi operatori, tradotto 300 nuove pattuglie. Ma si preferisce affidarsi all’aereo, invece che a una pattuglia. Si paga il Canadair, ma non si investe in presidio. Si finanziano piattaforme, ma non si ara il terreno. Il risultato è che quasi tutti i principi d’incendio diventano incendi veri. Perché non c’è nessuno lì. Nessuno che cammini la terra. Nessuno che intervenga nei primi dieci minuti, quando tutto si può ancora fermare con una pala. E allora sì, i numeri contano. Ma contano di più quelli che camminano nel fuoco. Perché gli altri spengono ben poco.

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