La Nuova Sardegna

La polemica

Sib Sardegna: «Prezzi alle stelle? Falso. Basta criminalizzare i balneari, campagna denigratoria contro di noi»

di Ilenia Mura
Sib Sardegna: «Prezzi alle stelle? Falso. Basta criminalizzare i balneari, campagna denigratoria contro di noi»

Il sindacato: «A giugno e luglio flusso migliore del 2024. Spiagge libere? L’isola ne ha tante». I gestori delle strutture: «Nessun aumento e stabilimenti sold out»

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Cagliari «Abbiamo una stagione da sold out, questa estate ho più di 200 persone in lista d’attesa per gli spogliatoi e anche le postazione degli ombrelloni sono sempre occupate»: parla Barbara D’Aquila, titolare dello storico D’Aquila al Poetto di Cagliari, dal 1921, che con dati alla mano spazza via quella che lei con altri numerosi colleghi definisce una brutta «campagna denigratoria nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari e che ha l’unico obiettivo di scoraggiare chi vuole intraprendere questa strada». «O di chi – aggiunge Danilo Cacciuto, da Nora (Villaggio 88 beach) – spinge per andare a bando e farci fuori».  

«Ma quale crisi? Non è vero nulla». Dalla splendida spiaggia del Giunco, Alessandro Murgia, imprenditore balneare da 33 anni, suo anche l’Emerson al Poetto da 200 e più lettini, oltre i gazebo, conferma il trend positivo: «Ogni giorno pieno, qui a Villasimius, senza prenotazioni è impossibile trovare posto. Al Poetto abbiamo oltre 200 lettini, ma le opzioni sono talmente numerose che va bene anche lì».

Stabilimenti vuoti? Neanche un po’. Da Cagliari a Villasimius e Pula. I gestori delle strutture vista mare del sud Sardegna – con un alto numero di ombrelloni e non solo (fra i servizi anche la ristorazione) –non ci stanno, parlano di una estate a gonfie vele.

A confermarlo è la stessa presidente regionale del sindacato balneari Sib Sardegna, Claudia Comida: «La Sardegna non subisce gli effetti catastrofici descritti in questi giorni, anzi, in molte zone, nei mesi di giugno e luglio abbiamo registrato un flusso migliore rispetto a quello 2024, ora vedremo come sarà agosto».

«Tra l’altro – aggiunge –  ritengo molto importante segnalare che la nostra Isola ha tantissime spiagge libere, quindi gli utenti hanno ampia scelta, con una realtà totalmente diversa da quella descritta su altri territori nazionali».

«Come Sib – continua Comida – esprimiamo apprezzamento per la dichiarazione dell'assessore al turismo dell'Emilia Romagna Roberta Frisoni. Un esponente istituzionale che ha preso le distanze dalla campagna di criminalizzazione (l'ennesima!) contro il nostro settore. Sbagliato e truffaldino additare il calo del turismo italiano di luglio alle tariffe balneari». 

I gestori smentiscono anche l’aumento dei prezzi. A Cagliari fra il Lido, l’Emerson e il D’Aquila: «La stagione balneare sta andando bene e i prezzi non sono aumentati», dicono i gestori. Partiamo dal primo: «Al Lido – lo stabilimento più grande d’Europa, con mille cabine e circa mille ombrelloni – i prezzi sono invariati da due anni», spiega dalla direzione, Barbara Mendola. «Per quanto riguarda la tariffa giornaliera, un ombrellone e due lettini costano 58 euro, con la cabina si arriva a 65». Ma l’affitto della cabina può essere anche mensile (1700), stagionale (i prezzi, da 2400 a 6mila euro, variano in base alle opzioni) o di 4 mesi. 

Prezzi fermi anche al D’Aquila: «Da sei anni nessun aumento per le tariffe giornaliere – spiega Barbara D’Aquila – mentre quelle stagionali subiscono un fisiologico aumento ogni due anni, di circa 250 euro». Ombrellone giornaliero: 10 euro, lo sdraio 4, il lettino costa 5 euro. Per la stagione 2025, una cabina grande con ombrellone, due sdrai, otto tessere, per esempio: 3650 euro.

Al Giunco, da Alessandro Murgia: «Un ombrellone due lettini in prima e seconda fila 90 euro, 70 in terza fila. I gazebo costano 150 euro. Ma non conosciamo crisi, anche questa estate tutto pieno e come ho anticipato, bisogna prenotare». 

Dalla parte opposta, a Nora, anche lo stabilimento Villaggio 88 beach di Danilo Cacciuto ha registrato un incremento: «A giugno del 30%, a luglio del 20. Ad agosto registriamo una leggera flessione». Nelle spiagge libere? «Anche quelle, in questi giorni, vicino a noi, sono vuote» – riflette Cacciuto che precisa: «E’ anche vero che i turisti oggi amano spostarsi e visitare l’entroterra o i musei e le zone archeologiche. Avendo due hotel, il Noa a Nora e il Barcavela a Pula, posso dire che i turisti non sono affatto diminuiti, anzi, ci sono eccome». Ultima nota di Cacciuto: «Bisognerebbe puntualizzare che i balneari hanno l’Iva al 22 per cento, gli albergatori al 10. Ma questo è un altro discorso che, comunque, incide sui prezzi». 

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