La Nuova Sardegna

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Spiagge dell’isola depredate: sabbia, conchiglie e stelle marine in vendita on line


	Sabbia e conchiglie sequestrate in una foto di archivio 
Sabbia e conchiglie sequestrate in una foto di archivio 

A giugno e luglio 2025 sequestrati oltre 120 chili di materiali sottratti ai litorali e scoperti nei bagagli dei turisti

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Cagliari Le spiagge della Sardegna continuano a essere preda di furti e traffici illeciti, non solo tra le valigie dei turisti, ma persino sul web. L’ultimo caso in ordine di tempo risale a ieri 1° settembre, quando l’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (Grig) ha denunciato la comparsa su una nota piattaforma commerciale di un oggetto in vendita contenente sabbia dichiarata proveniente dall’isola, una conchiglia e una stella marina. A segnalarlo erano stati alcuni cittadini, poi gli ecologisti hanno subito informato il Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale.

Il fenomeno non è isolato. I dati ufficiali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli raccontano di una vera e propria emorragia del patrimonio naturale sardo. Nel solo 2024, nei porti e negli aeroporti dell’isola, sono stati sequestrati oltre 500 chili di sabbia, ciottoli e conchiglie nascosti nei bagagli dei turisti. Solo a Olbia, tra giugno e luglio, i controlli hanno intercettato più di 120 chili di materiale sottratto alle spiagge. Un danno per l’ambiente e l’immagine dell’isola.

Portare via sabbia e conchiglie non è un gesto innocuo: significa sottrarre, granello dopo granello, pezzi di ecosistemi fragili e già minacciati dall’erosione costiera.

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