Cinque milioni per abbattere le liste d’attesa: ecco il piano della Regione
I fondi destinati all’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale e ricoveri ospedalieri da strutture private accreditate
Cagliari Cinque milioni di euro per abbattere le liste d’attesa. Le risorse stanziate dalla giunta regionale in bilancio sono destinate all’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale e ricoveri ospedalieri da strutture private accreditate. I fondi saranno così ripartiti: il 70% (3,5 milioni di euro) andrà alle prestazioni ambulatoriali e il 30% (1,5 milioni) ai ricoveri ospedalieri. Particolare attenzione sarà rivolta a settori come chirurgia oncologica, ortopedica, urologica, oculistica e attività in day surgery. Per le prestazioni ambulatoriali, una parte del finanziamento sarà dedicata agli esami considerati più critici, come colonscopie, tac, risonanze magnetiche ed ecografie. Queste prestazioni saranno monitorate costantemente per tenere sotto controllo i tempi d’attesa.
«Lo scorso anno – ricorda l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi – era già stata stanziata una cifra simile, inserita in un pacchetto complessivo di 13 milioni. La differenza è che oggi, grazie al lavoro del gruppo di monitoraggio allargato siamo stati in grado di individuare con più precisione le aree e le prestazioni più critiche. Per questo abbiamo vincolato i fondi nelle percentuali indicate, incidendo in maniera mirata proprio sulle agende con le attese più lunghe».
L’assessore ha ricordato anche che questo risultato è stato reso possibile dalla recente riorganizzazione del Cup. «Da lì – ha spiegato – parte l’attuazione del progetto operativo appena approvato”. Il piano di utilizzo dei fondi sarà elaborato dall’Azienda regionale della Salute che dovrà basarsi sulle richieste delle Asl. In particolare, sarà data priorità ai pazienti già prenotati che hanno superato i tempi massimi previsti. Le Asl avranno il compito di gestire le prenotazioni nelle agende dedicate, mentre i Rugla controlleranno mensilmente i risultati. Tutte le prestazioni dovranno essere registrate nel sistema Cup, per garantire trasparenza e tracciabilità.