La Nuova Sardegna

L’inchiesta

Presunta tangente da 80mila euro, chiesta assoluzione per Alessandra Zedda: «Estranea ai fatti»

Alessandra Zedda
Alessandra Zedda

L’ex assessora regionale: «Al processo è emersa la mia innocenza»

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Cagliari «Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, e ho avuto sempre al mio fianco l’avvocato Agostinangelo Marras che mi ha difesa con professionalità e dedizione per far emergere la mia innocenza. «Durante il processo è emerso quello che ho sempre dichiarato: ero estranea ai fatti». 

Così Alessandra Zedda dopo il colpo di scena al processo sulla presunta tangente da 80mila euro che, secondo la Procura di Cagliari, sarebbe stata incassata dall’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci (attuale parlamentare di FI).

Era stato il giudice per le udienze preliminari di Cagliari, Giorgio Altieri, ad accogliere la richiesta dei pubblici ministeri Emanuele Secci e Diana Lecca, rinviando a giudizio il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci per corruzione e peculato, e l'assessora regionale del Lavoro Alessandra Zedda, accusata anche lei di peculato. Ma oggi 2 ottobre, per l’ex assessora regionale Alessandra Zedda è stata chiesta l’assoluzione nel merito.

La vicenda era legata all'assegnazione di contributi pubblici quando Cappellacci era presidente della Regione e Zedda allora assessora dell'Industria. Per i pubblici ministeri Diana Lecca e Emanuele Secci il reato di peculato deve essere dichiarato invece prescritto per tutti gli altri imputati coinvolti con Cappellacci e Zedda. 

In passato era stata dichiarata prescritta la contestazione di corruzione imputata a Ugo Cappellacci (FI) e al commercialista Piero Sanna Randaccio. Restava in piedi il peculato nei confronti dei quattro imputati: Capellacci, Zedda, Tonino Tilocca (commercialista e presidente Sfirs) e Roberto Bonanni (amministratore della società di investimento Zernike meta venture e gestore del fondo pubblico “Ingenium Sardegna”). A pagare la presunta tangente – negata con forza dalle difese - sarebbe stato Flavio Mallus, l’amministratore della Fm Fabbricazioni Metalliche, che ha patteggiato 4 anni e mezzo di reclusione (anche per bancarotta).

+++in aggiornamento+++

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