La Nuova Sardegna

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La giornalista sassarese Emanuela Pala espulsa da Israele arriverà nella notte in Italia – Ecco cosa sappiamo

di Federico Spano
La giornalista sassarese Emanuela Pala espulsa da Israele arriverà nella notte in Italia – Ecco cosa sappiamo

Dopo uno scalo a Istanbul, i 26 attivisti italiani sono partiti con due voli della Turkish Airlines per Roma e per Milano

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Sassari Sono arrivati all’aeroporto di Istanbul alle 18 di oggi, sabato 4 ottobre, i 26 militanti italiani che erano a bordo della Flotilla e che in giornata hanno ottenuto il rilascio in Israele. Rientreranno in Italia in serata: atterreranno intorno alle 23,30 con due voli Turkish Airlines in partenza da Istanbul e diretti rispettivamente a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Le spese di viaggio, riferiscono le stesse fonti, sono state coperte dalla compagnia aerea turca. All’arrivo in Turchia, i 26 hanno avuto la possibilità di fare una chiamata internazionale (sono tutti rimasti senza telefoni, alcuni sono riusciti a gettarli in mare prima dell’abbordaggio da parte dei militari israeliani, ad altri invece sono stati sequestrati). Tra loro c’è anche Emanuela Pala, la giornalista sassarese di 38 anni, inviata della trasmissione di La7, Piazza Pulita, condotta da Corrado Formigli. Emanuela Pala era partita una ventina di giorni fa dalla Sicilia, a bordo di una imbarcazione di 13 metri, in compagnia di altre 10 persone.

«E’ partita nella doppia veste di giornalista e di attivista – racconta la sorella Antonella Pala –, ci abbiamo parlato per pochi istanti, sappiamo che arriverà in Italia tra poche ore. Sappiamo che gli attivisti sono stati maltrattati, ma non ci hanno detto come. In ogni caso, il loro umore è alto».

Emanuela è arrivata in Sicilia a sue spese ed è partita con l'obiettivo di aiutare i giornalisti palestinesi a far conoscere al resto del mondo la situazione vissuta dal loro popolo. «Non è vero che a bordo delle imbarcazioni della flottilla non ci fosse cibo, è vero il contrario – tiene a precisare Antonella Pala –. Mia sorella e gli altri del suo equipaggio, alla fine del viaggio erano in difficoltà, ma non hanno toccato le scorte destinate a Gaza. Sono stati aiutati dalla nave militare turca, che ha dato loro il cibo per proseguire il viaggio. So che molti degli attivisti, una volta catturati, hanno iniziato lo sciopero della fame. Non ho informazioni dirette riguardanti mia sorella, ma so che lei sarebbe capace di farlo».

A bordo con Emanuela Pala c’erano persone arrivate da diverse parti del mondo: «Lei era l’unica giornalista – conclude la sorella Antonella –, tra i compagni di viaggio c’era una parlamentare brasiliana, una giovane mamma malesiana, che ha lasciato i figli a casa perché sosteneva che anche i bambini palestinesi meritassero di avere cure come quelle dei suoi bimbi, una preside di una scuola svedese, un medico. Sapevano che sarebbero stati bloccati ed erano pronti all’incontro con l’esercito israeliano».

Emanuela Pala, dopo la scuola di giornalismo alla Cattolica di Milano, e un master in giornalismo di guerra, prima di approdare a Piazza Pulita, ha lavorato per numerosi programmi giornalistici televisivi, con Michele Santoro, Luca Telese, Nicola Porro e Bianca Berlinguer. Nelle prossime ore farà rientro in Sardegna, dopo giorni di tensione e silenzio.

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