Torna l’ora solare: risparmi, consigli e tutto quello che c’è da sapere
In tanti avvertono sonnolenza, stanchezza e irritabilità che possono durare alcuni giorni
Nella notte tra oggi sabato 25 e domani 26 ottobre torna l’ora solare: alle 3 del mattino le lancette andranno spostate indietro di un’ora, tornando così alle 2. Si dormirà dunque sessanta minuti in più, ma da domani il sole tramonterà prima e le giornate appariranno più corte. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2026, quando tornerà l’ora legale.
Un’ora che fa bene al cervello Secondo gli esperti, quell’ora in più di sonno può avere effetti positivi sul nostro organismo. Il neurologo Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’Irccs San Raffaele di Roma, spiega che «un’ora sola ti vorrei» – oltre che una celebre canzone – è anche ciò che il nostro cervello chiede costantemente. «Basta un’ora in più di riposo – sottolinea – per ridurre il cortisolo, l’ormone dello stress, e abbassare il rischio di infarto, che infatti tocca i livelli più bassi dell’anno proprio nel lunedì successivo al ritorno dell’ora solare».
Durante il sonno profondo, aggiunge Barbanti, il cervello “si ripulisce” grazie al flusso glinfatico, che rimuove le tossine e consente un reset fisiologico. Dormire poco o in modo irregolare, invece, mantiene attivo il sistema di allerta, rendendo più difficile recuperare energie.
Quando il cambio dell’ora diventa un mini jet lag
Non tutti, però, accolgono serenamente il cambio d’orario. Alcuni avvertono una sorta di “jet lag biologico”, con sonnolenza, stanchezza e irritabilità che possono durare alcuni giorni. A risentirne di più sono chi soffre di emicrania, insonnia, ansia o depressione: in queste persone il sistema che regola i bioritmi – il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo – impiega più tempo a sincronizzarsi con il nuovo ciclo di luce e buio.
Per facilitare l’adattamento, Barbanti consiglia di esporsi alla luce naturale al mattino, mantenere orari regolari e, se necessario, assumere melatonina tra le 21 e le 22 per regolare il ritmo sonno-veglia.
Risparmio energetico in calo ma ancora presente
L’ora legale, introdotta per sfruttare al massimo la luce naturale e risparmiare energia, ha ancora un impatto misurabile, anche se inferiore rispetto al passato. Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nei sette mesi di ora legale del 2025 l’Italia ha risparmiato circa 370 milioni di kilowattora di energia, pari al consumo medio annuo di circa 140 mila famiglie. In termini economici, il risparmio si traduce in oltre 60 milioni di euro e in una riduzione di 180 mila tonnellate di CO₂.
Con l’arrivo dell’ora solare, però, si accenderanno prima luci e riscaldamenti: i consumi tenderanno ad aumentare, anche se parzialmente compensati dal maggiore riposo e da una migliore sincronizzazione biologica con le ore di luce naturali.
L’Europa e il dibattito sull’abolizione
Da anni si discute a Bruxelles sull’abolizione del cambio dell’ora. Nel 2018 il Parlamento europeo aveva approvato una proposta per lasciare agli Stati membri la scelta definitiva tra ora solare e legale, ma il provvedimento è rimasto bloccato. Per ora, dunque, il doppio cambio annuale resta in vigore, e gli italiani dovranno continuare a regolare le lancette due volte l’anno.
