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Cambia la formazione professionale: più corsi per saldatori e operatori della nautica, meno per estetiste e parrucchieri

Cambia la formazione professionale: più corsi per saldatori e operatori della nautica, meno per estetiste e parrucchieri

La giunta regionale cambia le regole in base alle indicazioni arrivate da Confindustria e Osservatorio del lavoro

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Cagliari I corsi per acconciatura e trattamento estetico per il prossimo triennio della formazione professionale, saranno ridotti rispetto agli attuali. La commissione Lavoro e Formazione del Consiglio regionale, presieduta da Camilla Soru (Pd) ha audito l’assessora al Lavoro Desirè Manca, sulla delibera dello scorso settembre che prevedeva una riduzione dei corsi legati al benessere proposti dalle agenzie formative a un terzo del totale. «Si tratta di una scelta politica – ha detto l’assessora Manca – perché circa l’ottanta per cento della proposta formativa Ifts delle agenzie si concentra sul settore benessere ma Confindustria e l’Osservatorio del lavoro ci dicono che le richieste del mercato sono altre e non riguardano soltanto estetiste e parrucchieri. Al mercato del lavoro servono metalmeccanici, saldatori, muratori, operatori per hotel o nautica».

La giunta aveva proposto di fissare un limite massimo al 30 per cento del totale dei corsi per quelli dedicati al benessere ma la Commissione, dopo un dibattito, ha ritenuto opportuno definire una riduzione graduale: meno 50 per cento nel 2026 sino ad arrivare al meno 70 per cento nel 2027, dopo un monitoraggio dei correttivi.

«Condividiamo la scelta della giunta – ha detto Camilla Soru – ma pensiamo sia più prudente una maggiore gradualità unita al monitoraggio dei risultati. Condividiamo la riforma dell’offerta formativa, ma dobbiamo consentire alle agenzie di costruire un nuovo sistema più adeguato e che faccia appassionare i ragazzi, lasciando a loro la libertà di scegliere. Il parere della Commissione è comunque positivo».

Anche l’assessora Manca ha ribadito l’unità di intenti tra Giunta e Consiglio. «Considerato che si tratta di processo sperimentale siamo pronti ad accogliere la proposta della Commissione, con lo spirito collaborativo sempre intercorso tra l’organo della Giunta e del Consiglio regionale. Questa riprogrammazione è stata pensata a seguito delle interlocuzioni con gli stakeholder e dei tavoli con le categorie, che hanno evidenziato l’importanza di implementare strategie che affrontino la mancata corrispondenza tra le competenze richieste e quelle possedute dai giovani».(gcen)

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