La Nuova Sardegna

Sassari

Save the Children da tv e vita sedentaria

di Antonio Meloni
Save the Children da tv e vita sedentaria

Positivo il check-up dei bimbi sassaresi: mangiano bene, fanno ginnastica a scuola e passeggiano con i genitori

06 ottobre 2012
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SASSARI. La maggior parte dei bambini sassaresi fa colazione con latte e biscotti, desidera un parco giochi sotto casa e vorrebbe trascorrere più tempo all’aperto. Emerge dall’ultimo rapporto Ipsos, messo a punto dalla società statistica per conto di “Save the Children”, con l’intento di indagare sugli stili di vita di bimbi e ragazzi italiani fra i 6 e 17 anni. Nell’indagine, consegnata a luglio, Sassari, insieme ad altre nove città della penisola, è stata passata ai raggi x attraverso una serie di interviste realizzate sentendo un campione rappresentativo di genitori e figli. Inchiesta a 360 gradi in cui i rilevatori hanno rivolto diverse domande incentrate su temi cruciali che spaziano dall’attività motoria al rapporto con l’informazione, dal tempo libero all’alimentazione. Dai risultati, pubblicati questa estate, emerge una realtà non troppo diversa da quelle d’oltre Tirreno con alcuni dati significativi che collocano Sassari in vetta alla classifica nazionale. Ottimo, per esempio, il rapporto con la realtà scolastica se è vero che l’80 per cento dei bambini dichiara che la propria scuola è dotata di uno spazio dedicato all’attività fisica, dato in cui Sassari è risultata seconda solo a Milano. Le note dolenti si fanno sentire sul fronte della pratica sportiva, tema in cui la città turritana, con il 67 per cento, precipita al penultimo posto di una classifica guidata da Genova (93 per cento). A questo fa da contraltare il dato relativo al desiderio di giocare all’aperto, contrastato dalla paura dei genitori nei confronti degli sconosciuti. Papà e mamme sassaresi, in sostanza, con un preoccupante 59 per cento, sono restii a lasciare i propri figli fuori casa, secondi, in questa paura, solo ai genitori del capoluogo lombardo. Un curioso controsenso emerge, invece, dal dato relativo al movimento fatto durante il giorno, se è vero che il 90 per cento dei bimbi sassaresi dichiara di fare le scale a piedi, ma di percorrere in macchina (41 per cento) il tragitto quotidiano che li separa da casa a scuola. Sul fronte dei comportamenti alimentari, la situazione è ancora buona. I genitori sassaresi sono secondi solo a quelli di Milano quanto all’attenzione nei confronti di una sana alimentazione. Nel 95% dei casi, papà e mamme sassaresi dichiarano di conoscere bene le regole base del mangiar sano, ma vorrebbero avere più informazioni (71 per cento) dai pediatri su come gestire meglio le situazioni critiche. Come dato generale emerge un complesso di buone abitudini instaurate in famiglia al momento del pasto: i bimbi fanno colazione a casa, pranzano a tavola con i genitori. Ma è la presenza della tv a far precipitare Sassari in fondo alla classifica delle cattive abitudini. Alla domanda: “cosa di cono i tuoi genitori quando pranzi davanti alla tv?” Il 73 per cento dei bambini sassaresi _ dato in assoluto più alto fra le dieci città oggetto dell’indagine _ risponde che papà e mamma non fanno alcuna osservazione. La città dei candelieri risale in vetta alla classifica se il tema è il tempo libero, visto che il 70 per cento dei bambini intervistati dichiara di uscire regolarmente a passeggio con i genitori. Ma non mancano quelli che restano a casa perché papà e mamma lavorano o sono impegnati (70 per cento). Anche per Sassari, la fotografia scattata dall’Ipsos rende dunque l’immagine di bambini e ragazzi in equilibrio precario tra buone abitudini e sedentarietà con una generale carenza di spazi in cui trascorrere il tempo libero.

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