La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Sono cominciati da qualche giorno i percorsi formativi individuati dal Comune per i ventuno operai dell’indotto dell’ex petrolchimico che puntano alla riqualificazione e all’integrazione al reddito degli stessi lavoratori. Un “bonus” che fa parte del primo step dell’accordo istituzionale sul progetto della chimica verde, realizzato attraverso l'Insar, con nove persone che svolgono attività amministrative e altre dodici operai che si occupano del mantenimento del decoro e delle manutenzioni nel territorio comunale. Il personale che darà supporto amministrativo alle attività dell’ente è impiegato nell’ufficio Ambiente, nel comando della polizia municipale, nell’ufficio Istituzioni scolastiche, nell’ufficio Tecnico e nell’ufficio Centro elaborazione dati. Gli altri lavoratori sono invece gestiti dalla società in house del Comune, la Multiservizi, nell’ambito delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio. Si tratta di un’iniziativa inserita nel percorso di tutela dei lavoratori dell’indotto, che l’amministrazione si augura vengano implementate, soprattutto per continuare a garantire un sostegno al reddito di chi ha perso il posto di lavoro dopo la chiusura dell’ex petrolchimico. «Come amministrazione siamo soddisfatti per come si stanno affrontando i percorsi formativi del personale dell'indotto che partecipa al progetto – sostiene l’assessore alle Politiche del lavoro Davide Tellini –, e ovviamente speriamo che il progetto venga rifinanziato: ho espressamente chiesto e ottenuto dal presidente Cappellacci che venisse messo in agenda nel prossimo incontro, che si terrà a metà dicembre a Cagliari, l'argomento relativo ai lavoratori Insar: un progetto inteso a riqualificare il personale dell'indotto che non può chiudersi solo con il percorso formativo, ma che deve poi avere un seguito con le varie progettualità presentate dai diversi enti territoriali». In questi giorni alcuni operai stanno manutenzionando le palme dietro la scuola elementare Dessì: contenti di aver ripreso confidenza con il lavoro manuale, che non li spaventa per niente dopo tanti anni di mobilità. (g.m.)