La Nuova Sardegna

Sassari

querela dopo la denuncia di degrado

Malattie infettive, la direttrice porta il Mos in Tribunale

Malattie infettive, la direttrice porta il Mos in Tribunale

SASSARI. La scorsa estate la denuncia pubblica del Movimento omosessuale sardo su quelle che vennero definite le «disastrose condizioni igienico sanitarie» nei locali che dal 2007 ospitano la clinica...

25 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La scorsa estate la denuncia pubblica del Movimento omosessuale sardo su quelle che vennero definite le «disastrose condizioni igienico sanitarie» nei locali che dal 2007 ospitano la clinica di Malattie infettive. Una azione alla quale fece seguito l’intervento dei carabinieri del Nas e poco dopo scattarono gli interventi di disinfestazione dei locali, l’eliminazione dei cavi elettrici volanti e la pulizia di pavimenti e pareti. Ora la vicenda si trasferisce in Tribunale, perchè la direttrice della clinica di Malattie infettive Maristella Mura si era sentita diffamata da alcune affermazioni degli esponenti dell’associazione (che diedero ampia pubblicità al fatto, girando anche un video con un telefonino) e aveva presentato querela nei confronti del Mos. Il procedimento è andato avanti, a dicembre c’è stato il rinvio a giudizio del presidente attuale dell’associazione Barbara Tetti e a febbraio è in calendario la prima udienza. Ieri il Mos è tornato sulla vicenda per chiedere alla professoressa Maristella Mura e all’Università «di rimettere la querela, poichè mai è stata nostra intenzione offendere nessuno. L’obiettivo era quello di salvaguardare la salute e la dignità dei pazienti della clinica, così come del personale medico e infermieristico, costretti a lavorare spesso in condizioni inaccettabili». L’intenzione - insomma - era quella di fare «una denuncia pubblica di degrado e non di attaccare sul personale nessuno». Tra l’altro una collaborazione più che ventennale lega il Mos e la clinica Malattie infettive. Salvo ripensamenti, il prossimo incontro sarà in Tribunale.

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative