La Nuova Sardegna

Sassari

Zooprofilattico all’attacco: nessuna inadempienza

di Barbara Mastino
Zooprofilattico all’attacco: nessuna inadempienza

Blue tongue, l’istituto replica alle accuse dei pastori che si sentono abbandonati Il presidente Antonello Usai aggiunge anche che attualmente non ci sono focolai

04 aprile 2014
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OZIERI. «L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna è attento alle problematiche della lingua blu». Così il direttore generale Antonello Usai replica alle critiche mossegli ieri su queste pagine da un gruppo di allevatori del Logudoro, che lamentavano di non aver ricevuto ancora informazioni sulla blue tongue chiamando in causa l’Izs insieme con l’Asl e la Regione. L’istituto era stato indicato come responsabile, in solido con gli altri due enti, di non aver ancora predisposto un piano di prevenzione e di disinfestazione: ma le competenze dell’Izs, risponde ora Usai, sono «di studio e scientifiche, non certo di intervento nel campo della lotta agli insetti vettori. Non è certo compito di questo istituto - aggiunge Usai - provvedere alla definizione di un piano di disinfestazione, che spetta invece ad altri enti e nello specifico alla Provincia, alla quale per legge sono state trasferite le competenze dell’ex Crai». «Sulla questione lingua blu - si legge ancora nella nota diramata ieri dal direttore generale - l’Istituto non è stato certo con le mani in mano. Attraverso l’attività istituzionale ha fornito risposte agli allevatori, alla Regione, alle Asl. Ha anche avviato una campagna di comunicazione volta a informare gli allevatori sulla prevenzione della febbre catarrale degli ovini. I dirigenti dell’Izs, inoltre, partecipano alle riunioni delle unità di crisi regionale e locale convocate sulla blue tongue, portando il loro contributo». L’Istituto Zooprofilattico sperimentale svolge attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale. E infatti, come ci tiene a sottolineare il direttore Antonello Usai, «sulla blue tongue, nell’arco del 2013, l’Izs ha effettuato ben 66.274 esami e da inizio 2014 sono state 7.723 le analisi fatte dai laboratori dell’Izs». Ed è proprio da questi dati che emerge la risposta a una seconda affermazione degli allevatori: la presenza già accertata di nuovi focolai attivi nel territorio del Logudoro. Non ve ne è alcuna notizia, rivela Antonello Usai, che cita i dati messi a disposizione dall’Osservatorio Epidemiologico Veterinario regionale Izs che, nel 2014, non riscontrano ancora dei casi, datando l’ultima segnalazione al settembre scorso. Ultimo punto della risposta è la mancanza di informazione: non è un dato corretto, risponde Usai citando «la campagna di comunicazione del 2013 (che gli allevatori in realtà ricordano bene e che non era piaciuta molto, ndr) con pieghevoli, poster e video che sono stati realizzati lo scorso anno per informare gli allevatori sulla necessità di adottare idonee misure di prevenzione contro la lingua blu».

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