La Nuova Sardegna

Sassari

Sequestrati polpi scaduti da cinque anni

di Gavino Masia
Sequestrati polpi scaduti da cinque anni

Prodotti ittici congelati e provenienti da paesi extra Unione europea, operazione della Capitaneria di porto

12 aprile 2014
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PORTO TORRES. Mezza tonnellata di polpi congelati e ormai scaduti da cinque anni, è stata sequestrata dalla Capitaneria di porto che ha trovato anche una rete da pesca non segnalata.

Il sequestro è avvenuto durante un’operazione di polizia marittima mirata alla tutela dei consumatori e delle risorse ittiche del golfo dell’Asinara.

L’indagine coordinata dal comandante Marco Nobile è cominciata attraverso controlli sia nel settore commerciale della piccola e grande distribuzione di prodotti ittici, sia in mare col supporto dei militari delle motovedette che eseguivano controlli alle imbarcazioni impegnate nella pesca marittima (professionale e sportiva).

La Guardia costiera ha percorso oltre 120 miglia nautiche nell’attività di polizia marittima, sempre all’interno del Compartimento, con lo scopo primario di prevenire tutti quei comportamenti contrari alla legge che possono avere anche ripercussioni sul consumatore.

In un deposito di prodotti ittici sono stati rinvenuti infatti mezza tonnellata di polpi congelati provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea, scaduti da oltre 5 anni, che sono stati messi subito sotto sequestro per poi essere distrutti. Un intervento importante che ha impedito di fatto che il prodotto entrasse nel circuito di vendita della distribuzione, ossia a disposizione degli ignari utenti che potevano acquistare il prodotto scaduto con inimmaginabili conseguenze per i consumatori.

I militari hanno elevato un verbale amministrativo per i 500 chili di polpi congelati scaduti da tempo, e anche 5 mila euro di multa a un pescatore subacqueo professionale per mancata segnalazione dell’attività di pesca.

Durante l’attività di ispezione la Capitaneria ha sequestrato pure mezzo chilometro di rete da pesca non segnalata, con notizia di reato verso ignoti inviata alla procura della Repubblica, ovvero una condotta penalmente illecita che costituisce grave problema alla sicurezza della navigazione in particolare nelle ore notturne.

Nell’ambito dell’attività di controllo rientrava anche la misurazione delle maglie delle reti delle barche da pesca con l’apposito misuratore elettronico in dotazione, al fine diversificare la conformità degli attrezzi alla normativa impartita dall'Unione Europea.

«Stiamo facendo i controlli in maniera puntuale e diffusa per tutelare la sicurezza dei consumatori e rispettare le normative in materia di commercializzazione della pesca - sottolinea il capitano di fregata Marco Nobile -, e la nostra attività continuerà allo stesso modo durante l’arco dell’anno al fine di tutelare l'imprescindibile bene che è la salute collettiva e i diritti del consumatore, nonché controlli relativi alla regolarità di cattura, commercializzazione e somministrazione dei prodotti ittici».

Oltre ai controlli, comunque, la Capitaneria invita i consumatori a osservare bene i prodotti ittici che si acquistano negli esercizi commerciali e quelli che si gustano nei ristoranti: deve essere certificata la tracciabilità del prodotto e soprattutto comprensibile l'etichetta contenente le informazioni obbligatorie.

Solo qualche mese fa la Guardia costiera aveva formalizzato cinque denunce penali e ben venticinque verbali amministrativi, totale 52mila euro, durante una ispezione a sessanta ristoratori e punti vendita di tutto il Compartimento marittimo.

Un'altra vasta operazione di polizia marittima sempre a tutela della salute dei consumatori, finalizzata a verificare irregolarità nella somministrazione e commercializzazione del riccio di mare e dei prodotti ittici serviti ai clienti dei ristoranti dell’area vasta.

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