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L’Avis di Osilo entra nella protezione civile

L’Avis di Osilo entra nella protezione civile

OSILO. Categoria: “operatività speciale”; classi: “evacuazioni ed esodi”, “logistica ed emergenza”, “elettricità, idraulica, carpenteria, falegnameria”, “movimentazioni mezzi speciali di trasporto”....

04 maggio 2014
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OSILO. Categoria: “operatività speciale”; classi: “evacuazioni ed esodi”, “logistica ed emergenza”, “elettricità, idraulica, carpenteria, falegnameria”, “movimentazioni mezzi speciali di trasporto”. Sono le attività per cui l’Avis di Osilo è stata iscritta al n. 148 dell’elenco regionale del volontariato di protezione civile. Un traguardo storico, che l’associazione dei volontari del sangue inseguiva da tempo e che ora finalmente si è concretizzato.

«Si tratta di un risultato di straordinaria importanza – conferma Nora Runchina, presidente dell’Avis – che riconosce il nostro quasi trentennale impegno nel campo del volontariato, e che ci consente di consolidare ed estendere il nostro ruolo. Perché l’Avis – aggiunge Nora Runchina – ha già operato nel campo della protezione civile, vedi incendi e nevicate, ma l’iscrizione al registro ci dà la possibilità di proiettare la nostra attività anche al di fuori del territorio osilese, in quanto essendo colonna mobile dell’Avis nazionale potremo essere chiamati a intervenire anche in altre regioni d’Italia». Gli ulteriori passi che adesso l’Avis dovrà compiere per diventare pienamente operativa sono quelli della formazione dei volontari. «Nel mese di maggio – precisa la presidente dell’associazione – si svolgerà il corso per l’antincendio, cui sono iscritte già dieci persone, e subito dopo ci verrà assegnato il mezzo di protezione civile. Successivamente sono previsti gli altri corsi nei diversi settori di attività, al fine di dotare l’associazione di personale competente e preparato ad affrontare i più diversi tipi di emergenza».

Quello dell’iscrizione al registro della protezione civile era un traguardo che l’associazione inseguiva da cinque anni, da quando alcuni suoi volontari parteciparono alle operazioni di soccorso dopo il terremoto dell’Aquila, aggregati allora con la protezione civile di Perfugas. Dopo un lungo periodo di riflessione e di confronto fra i soci, nel 2011 si tenne un’assemblea pubblica, da cui emerse l’adesione di una cinquantina di persone. Venne inoltrata la domanda alla Regione, ma lì iniziarono le difficoltà. Gli uffici regionali ritenevano che lo statuto dell’Avis non consentisse l’iscrizione al registro regionale. L’associazione di Osilo – insieme a quella di Valledoria, che condivideva lo stesso problema – avviò così un forte confronto con la Regione, per far passare una linea che era già pacificamente seguita in tutto il resto d’Italia. Fino ad ottenere, Valledoria il dicembre scorso e Osilo in questi giorni, l’agognata iscrizione. Nel frattempo, l’Avis ha avviato un servizio trasporto disabili con un Fiat Scudo appena comprato.

Mario Bonu

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